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Schio. Addio a Carlo Regretti: “Il pane era la sua arte”

Si è spento il sorriso di Carlo Regretti, il ‘re’ del pane.

A soli 59 anni se n’è andato per sempre, lasciando un grande vuoto non solo nella vita della moglie e dei due figli, ma nell’intera comunità, dove era apprezzato per la sua arte nel fare il pane e per quella capacità di trasmettere le sua professionalità alle nuove generazioni.

Dopo anni trascorsi nelle sue attività, nel 2017 aveva deciso di insegnare agli studenti delle scuole alberghiere di Tonezza del Cimone e di Trissino a fare il pane e i dolci, con la grinta e la passione di chi ama devotamente il suo lavoro.

“Una grande perdita anche per ConfCommercio – ha commentato Guido Xoccato, presidente del mandamento di Schio – E’ stato con noi dal 1995, colonna portante nel suo settore, di cui fu anche capo categoria”.

Carlo Regretti aveva gestito le sue attività in prima persona ed il pane per lui era una vera e propria arte. Un’arte che non era solo di cucina, ma che coniugava con altri interessi. “Fu lui ad inventare ‘Pane e musica’, la rassegna estiva che solo quest’anno si è dovuta fermare, a causa del covid, ma che da Schio è stata esportata in altri Comuni del nostro mandamento – ha continuato Xoccato – Sempre attivo in associazione, Carlo era partecipe e innovativo. Le sue idee erano sempre da prendere in considerazione, da realizzare, perché sapeva cogliere lo spirito della professionalità declinandolo in attrattiva per il pubblico”.

Di Regretti fu l’idea di lanciare il concorso per la migliore focaccia pasquale. Un modo per ‘smuovere’ i colleghi, per dare un segnale, per attirare i consumatori e far gustare le prelibatezze enogastronomiche della categoria.

“Ad un certo punto ha deciso di dedicarsi all’insegnamento – ha concluso il presidente di Ascom – Ha voluto tramandare la passione per la panificazione, quell’arte umile ma così essenziale ed importante da fare sempre la differenza nelle nostre tavole. Insegnava anche a fare dolci. Non aveva mai timore di lanciarsi in una nuova sfida, di cercare una nuova idea, era contagioso nella sua voglia di fare ed era sempre in prima linea”.

di Redazione Altovicentinonline