In una lettera firmata dalla Presidente Regionale Veneto del FAI- Fondo Ambiente Italiano, Ines Lanfranchi Thomas, inviata la scorsa settimana al Sindaco di Sarcedo Luca Cortese, il FAI Veneto interviene riguardo un sito in area di vincolo paesaggistico, a ridosso del Torrente Igna e accatastato quale “opera incongrua”.
Lo studio legale Cocchetti di Brescia, su richiesta di alcuni cittadini di Sarcedo, ha depositato negli uffici della Procura della Repubblica di Vicenza e di Arpav, la richiesta di una verifica di eventuali forme di inquinamento alla falda acquifera e dei materiali conservati nel sito di via Fossalunga, 14 che, a partendo da un originario capanno per ricovero di attrezzi agricoli, è divenuto nel tempo fonte di inquinamento acustico, di polveri, a contatto con abitazioni e aree agricole coltivate per la produzione di cibo. Ad Arpav è stato richiesto di verificare eventuale presenza di materiali dannosi per la salute pubblica o non stoccabili in tal sito, con eventuale contaminazione della falda acquifera, in una provincia, quella di Vicenza, tristemente interessata dai Pfas.
Il riconoscimento dell’autorità pubblica e del bene pubblico ha per il FAI un valore importante. La lettera indica come «il rispetto delle leggi, delle norme di pacifica convivenza tra i cittadini e dell’articolo 9 della Costituzione Italiana “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”».
È la seconda volta, in pochi anni, che il FAI interviene su questioni riferite al Comune di Sarcedo, dopo la vicenda del “Golf Club”, che grazie all’Ufficio Ecologia del FAI di Milano, sede nazionale, divenne un caso emblematico per tutta Italia.
Ecco la lettera