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Santorso. “La mia odissea al Pronto Soccorso con mio figlio. E ci fanno pagare anche il ticket”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO dalla nostra lettrice Chiara Meneghello

Sono una normalissima cittadina italiana di 42 anni, con un normalissimo figlio di 14 anni.

Sono a rendere pubblica la mia indignazione verso un servizio sanitario a dir poco imbarazzante.
Io e mio figlio ci siamo recati ieri pomeriggio, 27 novembre alle ore 15.30, presso il pronto soccorso di Santorso, a seguito di un suo infortunio in allenamento…e fin qua tutto normale. Ebbene, abbiamo atteso ben 7 ore prima di poter fare finalmente ritorno a casa. Alle 22.40 abbiamo potuto cenare, farci una doccia e concludere una giornata che è a di poco folle.
Non entro nel merito delle motivazioni per cui ci siano volute 7 ore e non è nemmeno un’ accusa rivolta al personale sanitario, ma credo di essere nel pieno diritto di denunciare pubblicamente un disservizio. È una vergogna! Anziani in attesa da ore, in carrozzina che chiedevano pietà, persone di tutte le età, doloranti più o meno non importa, fermi si quelle sedie da 6,7,8 ore.
Ora mi chiedo, ma che servizio è? Non è possibile nel 2024  trovare una soluzione? Spero che chi di dovere legga queste quattro righe, di questa mamma arrabbiata che ha perso 7 ore in attesa di una lastra, per poi oltretutto dover pagare pure 53 euro! Mettetevi una mano sulla coscienza… Sono sicura che chi dirige i presídi ospedalieri, non avrebbe accettato di fare attendere il proprio figliolo per ben 7 ore!
Semplicemente vergognatevi!
Chiara Meneghello
Qualora l’Ulss 7 volesse replicare, la redazione di AltovicentinOnline è a completa disposizione