Le informazioni riportate riguardo le mascherine non corrispondevano alla verità e sono finite sotto inchiesta grazie ai militari della Tenenza di Schio, che ha fatto blitz in un magazzino a Santorso. Hanno eseguito quindi, il sequestro probatorio d’urgenza di 134mila mascherine facciali monouso ”Ffp2” che avevano un’etichettatura ingannevole. In seguito a una segnalazione da parte del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, gli investigatori hanno compiuto un accesso ispettivo nella sede operativa di una società di capitali a Santorso.
Sono chiave 134.000 mascherine per le quali sono state riscontrate alcune violazioni alla normativa in materia di requisiti di sicurezza: senza il riferimento al Regolamento 425/2016; prive della dichiarazione di conformità Ue; con etichetta “nr” per specificare che le si potevano usare al massimo otto ore, ma in contrasto con la dicitura, riportata sulla stessa etichetta, “non indossare per più di 12 ore”.
Dunque, “la merce era tale da ingenerare nell’acquirente una falsa aspettativa in merito alle proprietà (e nello specifico, all’utilizzabilità) dei prodotti”, spiega la Guardia di Finanza . I militari hanno eseguito il sequestro d’urgenza dei dispositivi, di un valore commerciale di 46.900 euro.
L’amministratore della società di capitali è stato segnalato alla Procura di Vicenza per frode nell’esercizio del commercio e commercio di dispositivi di protezione individuale non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza, mentre la stessa srl è stata segnalata per responsabilità amministrativa per il reato da parte del suo rappresentante di vertice. L’autorità giudiziaria, a sua volta, ha emesso un decreto di convalida.