“Dall’operazione della Guardia di Finanza arriva l’ennesima dimostrazione, se ve ne fosse ancora bisogno, che il reddito di cittadinanza, così com’è, non va, si presta a troppe falle nelle quali si insinuano furbetti, e in troppi casi non va a chi ne ha davvero bisogno”. Lo dice il presidente de Veneto, Luca Zaia, in relazione a 21 presunti casi di illecita percezione del reddito di cittadinanza scoperti dalla Guardia di Finanza di Vicenza, con denuncia a carico di 19 persone e il recupero di 205.000 euro indebitamente ottenuti. “Molti soldi finiti nelle mani sbagliate- prosegue il governatore- in una catena che sembra non avere fine. Per questo ritengo urgente una profonda revisione di questo istituto, riservando il sussidio a chi vive davvero sotto la soglia di povertà e mettendo il cospicuo resto a disposizione delle imprese per finanziare assunzioni di lavoratori. Assumere è una via decisamente più virtuosa del reddito di cittadinanza per aiutare chi cerca volonterosamente un lavoro dignitoso per vivere e mantenere sé e la sua famiglia. Un cambio che va fatto presto, subito, senza indugi”. Nello specifico dell’operazione della Gdf di Vicenza, si trovano percettori del reddito tra le persone di un campo nomadi nel vicentino e all’interno di un carcere.