AltoVicentinOnline

Notte choc a Thiene. In 2 aggrediti dal branco tra calci e pugni

Pestato e derubato del portafoglio da dei ragazzi in piazza Nova a Thiene mentre il suo amico, inseguito da altri, riesce a scappare rifugiandosi in un bar. Il tutto nella notte tra sabato e domenica con una fiumana di giovani a fare da scudo agli aggressori.

I fatti. E’ da poco passata la mezzanotte. Due amici stanno camminando nella piazza quando il loro cammino viene sbarrato da alcuni giovani. Pochi secondi e quest’ultimi passano alle vie di fatto. Partono spintoni e pugni. Uno dei due amici finisce a terra. Riceve calci in testa. Gli sfilano il portafoglio. Lo svuotano del denaro, della carta di credito e della tessera sanitaria per poi gettarglielo addosso quando l’uomo si trova ancora a terra. 

Una furia del branco che non si ferma. Prende di mira anche l’amico che riesce a scappare col naso sanguinante e gli occhi che bruciano per lo spray che gli è stato spruzzato in volto. Trova rifugio in un locale vicino, ma i suoi inseguitori non lo mollano. Corrono anche loro verso il bar, buttano a terra un ombrellone e intimano al gestore di dirgli dove si è nascosta la loro vittima. Nel frattempo in Piazza Nova altri ragazzi, un ‘muro’ lo definiscono dei testimoni, si compattano e sarà in mezzo a loro che gli aggressori si nasconderanno. 

Giovani, un centinaio secondo la conta di chi si è precipitato in piazza Nova sentendo le urla, che all’arrivo delle pattuglie dei carabinieri si sparpagliano nelle vie vicine. Anche in sella ad un motorino, sfrecciando nel tratto pedonale di Corso Garibaldi. Un fuggi-fuggi sì, ma non troppo distante dal teatro dell’aggressione: tra loro, infatti, chi torna per lanciare una bottiglia di vetro in direzione della gazzella del carabinieri.  Cocci di vetro rimasti sul selciato di piazza Nova che raccontano di quanto questi ragazzi, una volta in gruppo, si sentano invincibili  e al di sopra di ogni responsabilità. Sarà l’indagine dei militari dell’Arma a dar loro un nome e un volto anche grazie ai fotogrammi delle telecamere sparse nella zona.

P.V.