Sembrava dormisse nella culla al nido, invece la piccola Vittoria di un anno e mezzo era probabilmente già morta. Una tragedia che ieri ha sconvolto la comunità di Dueville, dove si trova la struttura, e quella di Montecchio Precalcino dove la bambina viveva con i suoi genitori. Mamma Sofia e papà Tomas che non hanno potuto fare altro che correre all’ospedale per abbracciarla un’ultima volta.
La notizia, data da Il Giornale di Vicenza, è di quelle che nessun genitore vorrebbe vivere. Mai. Perdere un figlio diventa ancora più impensabile quando questo è di tenerissima età. Come i 18 mesi di Vittoria che ieri, stando a quanto ricostruito, aveva iniziato normalmente la sua giornata. Arrivando al nido, giocando con gli altri piccoli bambini. Poi il momento del sonnellino. Vittoria viene messa a dormire nella sua culla. Tutto sembrerebbe tranquillo, fino alla terribile scoperta. Un’educatrice va da lei, si accorge che la bimba non respira. La chiama, ma la piccola non si sveglia.
Attimi che gelano il sangue. Parte la telefonata al 118. Al nido di Dueville arriva l’ambulanza, il personale sanitario prova a rianimarla. Poi la corsa disperata, verso l’ospedale San Bortolo di Vicenza dove arrivano anche i suoi genitori. Nello strazio del sentirsi dire che la loro piccola Vittoria, figlia unica, non c’è più.
Una ‘morte in culla’ che nel dolore ha portato immediatamente l’apertura di un fascicolo da parte della Procura. Con indagini che dovranno stabilire cosa sia successo al nido che, ora, è stato sequestrato per permettere agli investigatori di svolgere il loro delicato lavoro. La titolare della struttura, ricavata in una parte della sua abitazione, è già stata ascoltata e avrebbe riferito che nulla lasciava presagire la terribile tragedia.
Ora resta il dolore. Dei genitori che hanno perso una figlia piccolissima. Di una comunità sgomenta, come dichiarato dal sindaco Fabrizio Parisotto sempre a Il Giornale di Vicenza: “sono papà anche io e la perdita di una è una delle prove più dure per i genitori. Sono vicino alla mamma e al papà della piccola Vittoria”.
