Il racconto è confuso, presenta lati oscuri e contraddizioni. Una cosa è fuori dubbio, lei era completamente ubriaca. Forse anche drogata.
A Monte di Malo da stamattina non si parla di altro. Di una presunta violenza sessuale avvenuta domenica sera tra i sentieri della Priabona. In particolare all’interno di un parco giochi.
Ad abusare di una 35nne di Cornedo Vicentino sarebbe stato un uomo dalla pelle scura. Questo quanto si legge nella denuncia fatta mettere nero su bianco dalla presunta vittima che, però, non ricorda precisamente le circostanze dell”incontro’ con questo giovane immigrato, che i militari dell’Arma della stazione di Malo stanno cercando di identificare.
La denuncia
Secondo la ragazza, domenica sera, al culmine di un litigio furibondo, sarebbe stata cacciata di casa dal compagno, da lei descritto come un tipo violento. Con l’autostop avrebbe raggiunto Monte di Malo. La coppia che le ha dato un passaggio l’ha accompagnata in un un pub, dove la ragazza è stata rifocillata e ascoltata nel suo racconto. Avrebbe pianto e raccontato di quel fidanzato che la riempiva di botte. Poi sarebbe uscita e avrebbe iniziato a vagare fino a quando si sarebbe imbattuta nell’extracomunitario, con il quale avrebbe poi consumato un rapporto sessuale.
Il racconto ha fatto scattare le indagini di rito, con la messa in atto dell’apposito protocollo previsto in casi di violenza sessuale.
Voci indiscrete però, riferiscono che la giovane non presenterebbe segni di lesione, tuttavia, questo non scagionerebbe il presunto stupratore che, nel caso fosse individuato, risponderebbe comunque del reato di violenza sessuale, che si configura per legge per il solo fatto che la vittima si trovava in condizioni psicofisiche alterate dall’alcol.
I dubbi degli investigatori
Il racconto della donna, che sarebbe una persona piuttosto fragile ed in fase di denuncia non era molto lucida, farebbe acqua da tutte le parti e ci vorranno almeno 15 giorni di indagini serrate prima di poterne vagliare l’attendibilità.
Sono in corso infatti dei riscontri investigativi, che saranno preziosi per i carabinieri al fine di stabilire una verità tutta da decifrare.
I militari nei prossimi giorni la interrogheranno nuovamente e, probabilmente, la troveranno più serena e disponibile a colmare quei vuoti che al momento rendono tutto complicato.
Chi l’ha vista quella sera dice che la ragazza fosse davvero in uno stato compromesso da alcol e forse anche droga. Nessuno ha udito urla nella zona ed i vestiti della presunta vittima erano intatti. Il paese si è diviso in due al momento e in attesa dei riscontri investigativi, c’è chi non si fida di quel racconto, sul quale solo i militari dell’Arma potranno dare una ‘chiave di lettura’.
di Redazione AltovicentinOnline