Ha suscitato non poca curiosità il cinghiale che qualche giorno fa si aggirava non molto distante da alcune abitazioni fra i boschi di Faedo, in comune di Monte Malo.
Non tanto per la presenza dell’animale in sè, cosa tutt’altro che rara un po’ in tutta la fascia pedemontana del comprensorio alto vicentino dove sovente capita di incontrare il ‘parente’ selvatico del maiale, quanto più per le dimensioni assolutamente ragguardevoli: secondo alcuni esperti zootecnici che hanno monitorato la scrofa selvatica infatti, interessati grazie al tam tam mediatico seguito all’avvistamento, si tratterebbe di un esemplare di lunghezza prossima al metro e mezzo per un peso stimato di quasi 200 chilogrammi. Numeri che parametrati al dato medio che vede il cinghiale locale aggirarsi mediamente attorno al metro di lunghezza per circa 100 – 120 chilogrammi, ben rendono l’idea dell’eccezionalità della bestia.
Un esemplare femmina, forse particolarmente abbondante anche per via della gravidanza ormai giunta a termine: circostanza che proprio in prossimità del parto, spinge l’animale a isolarsi dal gruppo e a cercare nel folto del bosco un giaciglio riparato e sicuro fatto di fogliame e di piccoli legnetti.
Questo in attesa dell’arrivo dei cuccioli, mediamente tra i 4 e i 6 a nidiata.
di redazione AltoVicentinOnline