Sono stati trasferiti oggi, dall’ospedale di Santorso, i primi 3 pazienti nella nuova area Covid allestita al Centro Servizi Muzan di Malo su richiesta dell’ULSS 7 Pedemontana.
Complessivamente sono 18 i posti letto messi a disposizione dal Muzan, grazie alla riconversione di nuovi spazi, dunque senza intaccare i posti letto dell’Ospedale di Comunità, che rimane dunque pienamente operativo.
Nella nuova area saranno accolti pazienti stabili, che tuttavia necessitano ancora di un’assistenza sanitaria di tipo ospedaliero, consentendo così di riservare i posti letto dell’area Covid di Santorso ai pazienti con problematiche più severe e prevenire il loro ulteriormente aggravamento e dunque la necessità di ricovero in Terapia Intensiva.
Il tutto con l’obiettivo, allo stesso tempo, di salvaguardare nel limite del possibile le attività ospedaliere ordinarie, come spiega il Direttore Generale Carlo Bramezza: «Il numero di ricoverati ha ormai raggiunto livelli preoccupanti, ma grazie all’attivazione di questi 18 nuovi posti letto sarà possibile ridurre l’impatto di questa nuova ondata sulle attività ospedaliere ordinarie. In passato sono state compiute scelte drastiche e dolorose, che hanno comportato grandi sacrifici non solo per i malati Covid, ma anche per tutti gli altri pazienti. Non vogliamo e non possiamo tornare indietro: l’obiettivo infatti è fare tutto il possibile per non penalizzare i pazienti ordinari, anche se una rimodulazione di alcune attività è inevitabile. Senza questo nuovo “polmone” di posti letto al Muzan, però, l’impatto sulle altre attività ospedaliere sarebbe sicuramente molto più significativo. Voglio dunque ringraziare la Direzione dell’Istituto Muzan per la grande collaborazione e anche per la velocità con cui hanno allestito il nuovo reparto Covid, in stretta collaborazione con i nostri servizi».
Sul valore di questa alleanza si sofferma anche Moreno Marsetti, sindaco di Malo: «Credo che tutti gli enti che ne hanno la possibilità siano in dovere di rispondere positivamente a simili richieste, considerando l’importanza dell’obiettivo di non mettere in crisi gli ospedali, anche per il trattamento di altre patologie. Ringrazio gli organi istituzionali del Muzan e tutto il personale che ancora una volta hanno dimostrato di essere prima di tutto al servizio della comunità.