Le auto dei carabinieri, il blitz antidroga e la notifica della denuncia da parte dei carabinieri della Stazione di Malo non sono sfuggiti nel paese dell’Alto Vicentino. Poi, i chiarimenti degli stessi militari dell’Arma che hanno iniziato le indagini sul maladense che coltivava marijuana ai fini di spaccio nel mese di luglio. L’input è scattato grazie alla collaborazione preziosa di un cittadino pakistano che riferiva di essere stato aggredito, all’interno della propria abitazione, da due connazionali, hanno spiegato i carabinieri. Un pestaggio per un regolamento di conti, che ha procurato alla vittima lesioni guaribili in 25 giorni.
Le indagini condotte dai militari della locale Stazione, anche grazie alla certosina analisi delle immagini di videosorveglianza pubbliche, consentivano di individuare l’autovettura utilizzata dai due
aggressori per raggiungere il luogo del grave fatto di cronaca . I successivi approfondimenti consentivano così di identificare gli aggressori , due pakistani: N.M. 39enne e R.M. 42enne, che venivano segnalati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vicenza per i reati di lesioni personali e violazione di domicilio in concorso.
Nei successivi sviluppi investigativi, emergendo alcune responsabilità nella vicenda a carico di un soggetto italiano E.R. 41enne, su delega dell’Autorità Giudiziaria, eseguivano una perquisizione a carico del sospettato, che consentiva di rinvenire nella sua disponibilità materiale utile per la coltivazione di cannabis indica (box per la coltivazione e bilancino) ed esigui residui di fogliame di piante di marijuana, il tutto sottoposto a sequestro. L’uomo, maladense e molto conosciuto a Malo, è stato denunciato e rischia grosso per i fatti ricostruiti dagli investigatori dell’Arma.