A Malo è polemica dopo le serate ‘brave’ di alcuni ragazzi, che infervorati dalla festa di Halloween si sono divertiti a sparare petardi davanti al Duomo, anche durante una veglia di preghiera. In sella  alle loro biciclette, anche in contromano, hanno fatto le ore piccole con schiamazzi e scorribande che non sono state digerite. Qualcuno ha pure chiamato i carabinieri e questo ha fatto insorgere alcuni abitanti di Malo, che sul gruppo Sei di Malo se… gestito da Enrico Muraro, hanno definito esagerato il ricorso alle forze dell’ordine.

Come accade quando c’è di mezzo il social network, la discussione si è animata e l’opinione (non sempre civile e pacata) , si è divisa tra chi crede che si stia esagerando e che ci vorrebbe un ‘freno’ da parte di genitori che dovrebbero essere più incisivi e severi con la prole e chi invece, sostiene che questi comportamenti sono sempre esistiti . Che ‘so ragazzi e bisognerebbe essere più tolleranti’. Che alla fine non stavano facendo niente di male se non sparare dei petardi per divertirsi. 

Pare però, che i ragazzi in questione, siano stati più volte richiamati da qualche passante e da alcuni abitanti della zona, che hanno invitato i giovani a divertirsi senza trascendere e fare danni. Sembra che all’ennesima esortazione, con i ragazzi che sparavano petardi terrorizzando gli animali e gli anziani, qualcuno abbia deciso di chiamare i carabinieri. Su sei di Malo se.., qualche mamma non ha digerito il gesto, trovandolo esagerato.

Gli attacchi a Sampaolesi

A segnalare per primo quanto accaduto in questi giorni, denunciando che i ‘festeggiamenti’ di Halloween sarebbero iniziati a suon di petardi già tre giorni prima della ricorrenza, è stato Aldo Sampaolesi, che ha descritto il gruppo di giovani come degli irrispettosi e incivili, che non si curano delle persone e degli animali di compagnia.

Sampaolesi è stato duramente attaccato sulla pagina facebook al punto che l’amministratore Enrico Muraro si è dovuto scusare con gli iscritti della comunità virtuale per i toni alti e offensivi utilizzati contro chi aveva ‘osato’ segnalare un gruppo di giovani, che non è nuovo a episodi del genere in paese. Un gruppo di cui si è già occupata la stampa in passato per scorribande e atti di vandalismo, che denotano la noia di una generazione, che un tempo frequentava le parrocchie, gli scout o l’azione cattolica e oggi, invece, preferisce stare in strada e non a giocare a ‘Uno, due, tre stella’.

di Redazione AltovicentinOnline

 

 

 

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