E’ caos a Malo, dove a causa del trasferimento in altra Ulss di un medico generico, centinaia di famiglie si stanno ritrovando senza un punto di riferimento. Se non hai problemi di salute ed il medico di famiglia è un optional del quale non hai bisogno, nessuno batte ciglio, ma se non stai bene ed hai da farti prescrivere qualcosa, devi andare alla guardia medica…di Schio. Si, perchè nel terzo comune più importante dell’Altovicentino manca un presidio di guardia medica e se ti capita un malore, devi andare dal medico di guardia di Schio o al Pronto Soccorso. Esperienza già collaudata da alcuni maladensi, che hanno trascorso intere nottate al pronto soccorso per un mal di pancia. A lasciare Malo in questi giorni è stata la dottoressa Maria Sogaro e a quanto si apprende, pare che non verrà sostituita fino alla fine del mese. I suoi pazienti sono stati presi alla sprovvista e adesso, qualcuno chiede lumi su come comportarsi anche perchè chiamare al telefono significa stare incollati per un bel pezzo al centralino. Ammesso che qualcuno ti risponda. Se ti rispondono, la voce di turno ti dice che saranno gli altri medici maladensi a ricoprire il ‘vuoto temporaneo e a provvedere alla prescrizione di farmaci urgenti, i cosiddetti ‘salvavita’. Per tutto il resto bisogna rivolgersi alla guardia medica e questo significa, per l’utenza anziana, andare in un altro comune. Una situazione-fotocopia di altri paesi, appena qualche settimana fa, i media locali si erano occupati della drammatica assenza di medici di base nella Valle dell’Astico, ma stavolta, a Malo, pare sia proprio mancata la comunicazione, che non avrebbe potuto attutire il colpo. Se togli il medico di famiglia ad una coppia di anziani gli hai dato un colpo al cuore, gli hai tolto l’aria, gli hai creato un disservizio infinito.

Un problema italiano ed un record del Veneto

È allarme, comunque in tutta Italia, per la carenza di medici di medicina generale. Una crisi annunciata da tempo, che però Stato e Regioni non hanno saputo evitare. E che porterà a inevitabili difficoltà nella gestione della sanità territoriale, con l’invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento delle cronicità che richiedono assistenza.

Il record dei medici mancanti è detenuto dal Veneto, dove ne servirebbero con urgenza oltre 450. La carenza di Medici di Medicina Generale  è al centro dell’attenzione nella nostra regione, dove i sindacati stanno cercando di denunciano  la grande difficoltà di reperimento, ma anche la sottovalutazione di un problema  che  era noto da anni.

‘Già nel 2002 – denuncia l’Omceo di Padova – era  già stata evidenziata la futura carenza di medici di famiglia. Siamo solo agli inizi dato che l’apice della curva di pensionamento si vedrà tra 2-3 anni, quando mancherà il 30% dei medici. Un problema che coinvolge non solo le famiglie italiane, ma anche la stessa professione ed in particolare in questo momento di grave crisi. Ma per svolgere questo delicatissimo ruolo è necessaria una formazione specifica, non si può fare task shifting in materia di competenze sanitarie’.

L.R.

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