Per decisione dei Giudici vicentini, da poco era stato trasferito nella sua villa di Malo ai domiciliari. Ed è proprio da lì, dove si trovava a scontare la misura cautelare, ad aver organizzato la sua vendetta, una spedizione punitiva in pieno stile Gomorra contro l’uomo che lo aveva fatto arrestare.
Oreste Dal Lago, ex imbianchino di Malo, conosciuto in paese come “calsina” e con un lontano precedente penale costatogli un periodo di carcerazione, era balzato agli onori della cronaca qualche mese fa a causa di una tentata estorsione ai danni di un architetto vicentino.
In carcere, l’ottantunenne maladense ci era finito insieme al figlio, colti in flagranza dalla Guardia di Finanza di Vicenza mentre ricevevano denaro dalla loro vittima. A quanto pare, però, l’anziano non aveva ancora digerito l’oltraggio, proponendosi a questo punto di “spaccare le gambe” alla sua vittima.
I finanzieri vicentini, per fortuna, nonostante l’arresto, avevano proseguito le loro indagini, finalizzate da un lato ad identificare altre possibili vittime dei due estorsori, e dall’altra a prevenire eventuali azioni di ritorsione verso il denunciante, comunque già sottoposto a vigilanza da parte della Prefettura.
Anche perché, al momento del primo arresto, a casa di Oreste Dal lago erano state trovate numerose armi e munizioni, oltre a circa 90 mila euro in contanti e numerosi “pizzini” relativi alle riscossioni di denaro nei confronti di altri soggetti diversi dalla vittima che lo aveva denunciato.
Ed è proprio nel corso delle indagini tecniche che i militari vicentini hanno intercettato la volontà dell’arrestato di organizzare una spedizione punitiva contro la vittima che lo aveva fatto arrestare a novembre, incaricando tre persone provenienti dalla Sicilia di “spaccargli le gambe” dietro corrispettivo di 20 mila euro.
Adesso l’uomo, che è stato immediatamente tradotto in carcere, dovrà anche rispondere della violazione dei divieti connessi alla misura degli arresti domiciliari e per aver incontrato e dialogato telefonicamente con terze persone senza l’autorizzazione del Giudice.
Addirittura, in pieno spregio delle regole, nel periodo in cui doveva stare in isolamento, Oreste Dal Lago è arrivato a rilasciare un’intervista a una emittente televisiva cittadina, durante la quale aveva ammesso di prestare denaro, da oltre trent’anni a più persone, applicando un tasso di interesse oscillante tra il 5% e il 10%.
F.C.