Dopo la domenica pomeriggio governata da fiamme e panico a Molina di Malo, per la ditta Romagna Trasporti è il momento della conta dei danni.
Mentre viene stilato un primo conteggio, che si aggira sui 100 mila euro, dai vigili del fuoco trapela che all’origine dell’incendio, che ha inghiottito il camion parcheggiato in cortile, ci sarebbe un corto circuito del mezzo stesso.
Sembrerebbe quindi escluso il dolo che in prima battuta era rimpallato sui social, memore di passati incendi appiccicati ai danni dell’azienda da mani sconosciute.
A mettere su questa strada i militari dell’Arma anche i fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza.
Immagini che darebbero una ricostruzione del cattivo funzionamento dell’impianto elettrico dell’autocarro, immortalando il fumo che ne esce dal cruscotto, prima di deflagrare nel rogo. Un’intensità tale dello scoppio che ha fatto esplodere i vetri delle finestre del capannone, con fiamme alte e ruggenti che ne hanno colato il portone di ingresso
Tanta la paura per chi abita vicino all’azienda, precipitati fuori dalle proprie case dopo il forte rumore, attorno alle 16, chiamando immediatamente i soccorsi, quando hanno capito la gravità della situazione.
Una ricostruzione della vicenda sulla quale i carabinieri continueranno comunque a lavorare, mentre in via Colleoni rimane la carcassa del tir ed un rimorchio completamente bruciati, oltre al portone di accesso colato sotto il forte calore delle fiamme.
Attorno allo scheletro carbonizzato di quel mezzo non solo i vigili del fuoco ed i carabinieri, ma anche chi per lavoro ed amicizia ha voluto dare una mano a Simone Romagna, titolare della ditta.
Appena i mezzi dei soccorritori hanno lasciato il piazzale della ditta di trasporti, dipendenti ed amici non hanno esitato a prendere in mano scope e quant’altro per dare una ripulita.
di Redazione AltovicentinOnline