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Lutto cittadino per Salvuccio, lo studente delle Bassani di Thiene morto a 13 anni

Oggi lunedì 22 luglio è lutto cittadino a Raffadali, paese in provincia di Agrigento,  in occasione dei funerali di Salvatore Spoto, il ragazzino di 13 anni morto il pomeriggio di venerdì scorso in spiaggia, a “Le Pergole”, a Realmonte.  Il lutto cittadino è stato proclamato dal sindaco, Silvio Cuffaro, come testimonianza di abbraccio alla famiglia da parte di tutta la cittadinanza.

“A nome mio personale, della Giunta comunale, di tutto il Consiglio comunale e dell’intera cittadinanza, esprimo profondo e sentito cordoglio alla famiglia al cui dolore sentitamente ci associamo. Si invitano tutti i cittadini e le organizzazioni sociali, culturali e produttive di Raffadali ad esprimere, in forma autonoma, il dolore e l’abbraccio dell’intera comunità ai familiari del giovane Salvatore”, ha scritto il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro.

A piangere questo ragazzino che ha lasciato il segno alle scuole Scarcerle e alle Bassani, c’è anche la cittadina di Thiene, dove Salvatore risiedeva con mamma Antonella e papà Pasquale, insieme alla sorellina, al quartiere San Vincenzo. Una storia come tante quella di questa famiglia siciliana, che viveva per Salvatore, che soffriva di una patologia cardiaca. L’altro pomeriggio, si era appena tuffato in acqua, nel mare mozzafiato della spiaggia di Realmonte quando ha perso conoscenza. Quando è arrivato l’elisoccorso a nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo ed il trasporto al San Giovanni di Dio. I medici non hanno potuto fare altro che allargare le braccia a questi due genitori-guerrieri che vivevano e facevano ruotare tutto attorno al loro Sasà…o Salvuccio, come lo chiamavano in tanti. La notizia in serata è arrivata a Thiene, dove sconcerto e dolore hanno colpito chiunque conoscesse questo ragazzino speciale, dal sorriso contagioso. Salvatore Spoto non era amato solo dai suoi compagni di classe, ma dall’intero istituto. Spesso andava a fare capolino anche nelle altre classi ed era impossibile non legarsi a quel cucciolotto dalla salute precaria, ma che sembrava sprizzare vita da tutti i pori.

Come tutti i siciliani, anche Sasà amava il suo mare e ogni anno, andava a trovare i suoi parenti a Raffadali, un paese in provincia di Agrigento dove la gente è affabile, accogliente e ti tratta come se fossi in famiglia anche se non si ha lo stesso sangue.