Ha fatto il giro del web la notizia di una ragazzina di 15 anni, multata per essere uscita senza mascherina a portare l’immondizia e che ha raccolto i soldi per pagare la sanzione grazie ad una colletta. Una notizia che aveva fatto insorgere la rete, che aveva chiesto ‘giustizia’ per questa giovane donna, arrivando ad insultare le forze dell’ordine con una violenza verbale da paura, che ha rivelato quanto la gente non si informi nel modo corretto e con quanta leggerezza vengano diffuse inesattezze via web. A rivelare che il quadro in cui si è svolta la vicenda è tutt’altro e che non tutto è così ‘pulito’, come sembrava dal tam tam diffuso via web, è stato infatti il sindaco di Lugo, Loris Dalla Costa, che ha confermato: “A richiedere alla Polizia Locale di intensificare i controlli in alcune zone del paese, inclusa quella via, è stata l’amministrazione comunale”.
Ed il motivo c’è eccome.
“Da giorni ricevevamo segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano comportamenti scorretti di persone che non rispettavano le regole basilari al contenimento del contagio da Covid-19 – ha spiegato il sindaco – Segnalazioni che ci hanno obbligato a richiedere al comandante Scarpellini l’invio di pattuglie per i necessari accertamenti. Le segnalazioni che ci riferivano questi comportamenti scorretti interessavano diversi punti del territorio, tra cui la via che ha coinvolto la ragazza sanzionata”.
Casi evidenti di persone che se ne infischiavano delle regole, che hanno convinto alcuni residenti esasperati a fare appello alle istituzioni, per chiedere di intervenire e fare in modo che le regole venissero rispettate da tutti, anche da chi, essendo giovane e ritenendo di essere immune dal covid, sarebbe potuto diventare un pericoloso veicolo di trasmissione asintomatica per il coronavirus.
“Per evitare possano accadere ancora questi spiacevoli fatti – ha concluso il Sindaco Dalla Costa – confido che i miei concittadini
A seguito della diffusione della notizia, anche nella nostra redazione sono giunte diverse segnalazioni che descrivono come frequenti i comportamenti di molte persone, giovani in particolare, ma anche genitori con bambini a seguito, che non rispettano né l’obbligo di indossare mascherine e guanti, né il divieto di assembramenti o del mantenimento della distanza interpersonale.
A fronte di molteplici denunce dei cittadini, in particolare su temi che riguardano la salute pubblica, l’intervento dell’amministrazione comunale e della Polizia Locale è un atto obbligatorio e non facoltativo e, in queste circostanze, l’agente che interviene non ha alcuna possibilità discrezionale nel sanzionare i trasgressori. Lo facesse, incorrerebbe in quello che genericamente è conosciuto come il reato di omissioni d’atti d’ufficio.
Maurizio Dal Santo