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L’esperienza dei ‘nostri volontari’ nell’emergenza incendi al Sud

Dal Veneto alla Sicilia per dare una mano nella settimana nera degli incendi sulle Madonie, nel Palermitano. Qualche giorno fa sono arrivati in Sicilia i volontari dell’Avab di Valdobbiadene, insieme con l’Ana (Associazione nazionale alpini) e ad altre squadre provenienti dalla province di Treviso, Vincenza, Verona e Belluno. Sono giunti in Sicilia per dare un supporto concreto ai vigili del fuoco, al Corpo forestale, alla Protezione civile e alle forze dell’ordine, impegnati da settimane sul fronte del fuoco.

Solo negli ultimi dieci giorni le fiamme hanno devastato ettari di vegetazione: prima tra Gangi e San Mauro Castelverde, poi tra Polizzi Generosa, le Petralie e Geraci Siculo. Le fiamme hanno devastato i campi destinati al pascolo e l’intero raccolto cerealicolo, ci sono danni a stalle, magazzini e abitazioni private e con effetti fin qui incalcolabili ad imprenditori agricoli, allevatori e al bestiame. I volontari dell’Ana hanno scelto di restare a Gangi per dare una mano a spegnere gli incendi ma anche per evitare che il fuoco raggiungesse quelle coltivazioni non toccate dalle fiamme.

“Noi siamo gente del nord e per carattere siamo persone riservate, ma qui abbiamo trovato la tipica accoglienza del sud – racconta Bepi Poletti, originario di Belluno e volontario dell’Ana -. Tutti ci chiedono se abbiamo bisogno di qualcosa, se ci manca qualcosa. Siamo noi che invece, vorremmo dare una mano a questa terra meravigliosa colpita da una piaga terribile come gli incendi”.
I volontari sono ospiti dell’amministrazione comunale di Gangi e il loro apporto in questi giorni è stato cruciale per evitare che le fiamme si propagassero anche nelle contrade non colpite dalle fiamme ma soprattutto per cercare di controllare il territorio insieme al Nois (Nucleo operativo interforze Sicilia).

“C’è una bella collaborazione con i nostri colleghi siciliani – racconta Poletti -. Stiamo cercando di far sentire la nostra presenza attraverso una campagna informativa. Noi non conosciamo il territorio, usciamo in batteria con i colleghi del Nois e pattugliamo le contrade. Siamo vicini alla gente, agli agricoltori e agli allevatori per evitare che episodi del genere si possano ripetere perché quello che è successo qui in Sicilia ma anche in Calabria e Sardegna ha devastato il territorio con ettari di vegetazione bruciati. È un peccato perché abbiamo scoperto una terra meravigliosa che non merita questo scempio”.

Il Comune di Gangi, impegnato in prima linea nell’emergenza incendi, ha coordinato una task force cha ha interessato anche gli altri comuni delle alte Madonie. “È nata una bella alchimia con i ragazzi che ci sono venuti a dare una mano – spiegano i volontari di Gangi -. Siamo un bel gruppo, anche in un momento tragico come questo per il nostro territorio, abbiamo trovato prima di tutto uomini e professionisti”. L’amministrazione comunale da oltre dieci giorni è impegnata a dare un sostegno concreto a tutti gli imprenditori e gli agricoltori della zona che hanno subìto danni a causa delle fiamme. Secondo una prima stima sono oltre 500 aziende, ricadenti tra i comuni di Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana e Sottana, Castel Lucio e Polizzi Generosa, ad aver subìto danni ingenti.

“Ringrazio i volontari veneti, che insieme ai nostri ragazzi hanno operato con grandissima professionalità – afferma il sindaco di Gangi e presidente del Gal Madonie, Francesco Migliazzo -. Ringrazio la Protezione civile siciliana per il supporto che ci ha dato. Con la delegazione veneta si è creata una bella sinergia e siamo felici che siano nostri ospiti. Noi siamo impegnati per la ricognizione dei danni e per ottenere quanto prima i ristori da destinare alle aziende zootecniche”