“Siamo stanchi di piangere i nostri giovani il giorno dopo a causa di un incidente stradale causato da chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcool o droghe”. E pertanto, da un lato bisogna “tornare a fare educazione stradale nelle scuole implementando le campagne di sensibilizzazione” fin dalle medie sul rischio del consumo di alcolici “associato alla guida come una delle principali cause di incidenti stradali”. E dall’altro “chiediamo l’inasprimento delle aggravanti in caso di omicidio stradale per effetti di alcol e droghe, chiediamo di prevedere tavoli di confronto con Forze dell’ordine, Ulss, enti locali e associazioni di categoria per valutare azioni di incentivazione a non bere per chi decide di mettersi alla guida e per un maggior controllo nei punti di principale aggregazione e sballo tra i giovani”.
La consigliere regionale di Lega-Liga veneta, Silvia Maino, presenta così la mozione depositata nei giorni scorsi che chiede alla giunta del Veneto di sollecitare il Governo sul problema del crescente numero di incidenti stradali a causa dell’uso di alcool o droghe quando ci si mette alla guida.
“Dobbiamo far capire ai nostri giovani i rischi altissimi nel mettersi alla guida sotto l’effetto dell’abuso di alcolici o droghe che sempre più spesso si rivelano causa di incidenti stradali”, afferma Maino. E dunque andare a dirlo dove si trovano i ragazzi, cioè nelle scuole. Ma serve anche la stretta ‘punitiva’: per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono previste sanzione amministrativa pecuniaria, decurtazione dei punti della patente, sospensione della patente fino ad arresto e confisca dell’auto. E la reclusione nel caso di omicidio stradale. Ma “evidentemente quanto previsto dalle leggi non è sufficiente a far capire i rischi reali della guida in stato di alterazione”, avvisa Maino.