“Grazie anche all’interessamento della Protezione civile regionale e dell’assessore Bottacin è iniziata in Veneto la fase di accoglienza che abbiamo deciso di portare avanti sin dai primi momenti della tragedia della guerra in Ucraina. Tre famiglie in fuga, giunte a Conegliano, in totale 13 persone, sono ora ospitate presso la struttura dell’ex Ospedale di Valdobbiadene”. Lo annuncia il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, spiegando che le tre famiglie sono arrivate a Conegliano portando con sé tre bambini risultati positivi al tampone anti Covid. “Bambini e famiglie sono quindi stati inviati alla struttura di Valdobbiadene, dove si trovano in isolamento e stanno ricevendo tutte le attenzioni del caso”. Il Veneto, conclude Zaia, “tiene tutte le sue porte aperte, sia per l’accoglienza che per l’assistenza sanitaria rivolta a tutti, con un’attenzione particolare ai piccoli pazienti pediatrici”
I punti tampone e gli hub vaccinali del Veneto saranno i punti di riferimento per la presa in carico dei profughi ucraini che si presenteranno spontaneamente. I soggetti saranno sottoposti a tampone e ad eventuale vaccinazione contro il Covid, potranno programmare successive prestazioni sanitarie se necessarie, riceveranno informazioni sull’accesso ai percorsi di assistenza in caso di necessità sanitarie urgente come ad esempio gravidanze o malattie acute. Lo comunica la Regione Veneto, che ha inviato alle Ulss del territorio due circolari con indicazioni operative per l’assistenza sanitaria e le misure di sanità pubblica per le persone provenienti dall’Ucraina, in cui evidenzia la necessità di attuare misure tempestive ed efficaci, considerando le necessità di salute della singola persona, i rischi individuali e la situazione epidemiologica internazionale, con particolare riferimento alla pandemia da Covid-19. L’idea è quella di intercettare, tramite presentazione spontanea, i soggetti ucraini già arrivati sul territorio e ora ospiti di parenti e amici, per offrire assistenza sanitaria e scongiurare il rischio di focolai di Covid.
Il numero verde della Protezione civile del Veneto (800 99 0009) è attivo per i soggetti disponibili a offrire supporto per eventuale accoglienza o assistenza ai profughi ucraini. Lo comunica l’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, che questa mattina ha partecipato ad una videoconferenza con il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio.