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In Veneto + 724 positivi in 24 ore

Doctors and nurses at work in the intensive care department of Casal Palocco Hospital 'Covid 3', Rome, 24 March 2020. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Nelle ultime 24 ore in Veneto sono emersi 734 nuovi positivi al Covid a fronte di 90.476 tamponi, di cui 18.024 molecolari e 72.443 antigenici. Lo comunica la Regione Veneto, dopo che ieri era intervenuta per precisare che i 781 casi annunciati in mattinata erano in realtà frutto di un inserimento a sistema dei dati completi relativi ai tre giorni precedenti. Se ieri, quindi, i nuovi casi non erano quasi 800 ma circa la metà, oggi sono invece davvero 734, numero decisamente elevato. I soggetti attualmente positivi sono 11.416, e i ricoverati sono in leggero aumento. Ad oggi sono infatti 228 in area non critica (+5) e 45 in terapia intensiva (+4). I decessi registrati nelle ultime 24 ore sono quattro.

Il rapporto del Gimbe

“Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 27 ottobre-2 novembre 2021, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (29.841 vs 25.585) e una sostanziale stabilità dei decessi (257 vs 249). In aumento anche i casi attualmente positivi (84.447 vs 75.046), le persone in isolamento domiciliare (81.070 vs 72.101), i ricoveri con sintomi (2.992 vs 2.604) e le terapie intensive (385 vs 341)”. Lo dichiara la Fondazione Gimbe nel consueto report settimanale. “In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni- prosegue la nota di Gimbe: i decessi sono stati 257 (+3,2%), di cui 15 riferiti a periodi precedenti; i posti in terapia intensiva sono +44 (+12,9%); i ricoverati con sintomi +388 (+14,9%); quelli in isolamento domiciliare +8.969 (+12,4%); i nuovi casi 29.841 (+16,6%) e i casi attualmente positivi +9.401 (+12,5%)”. “Nell’ultima settimana- dichiara nella nota Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE- si conferma a livello nazionale un incremento dei nuovi casi settimanali, seppure più contenuto rispetto alla precedente (+16,6%)”. La Fondazione spiega anche che “l’aumento della circolazione virale è ben documentato dall’incremento registrato nelle ultime due settimane sia del rapporto positivi/persone testate (da 3,6% a 8,2%), sia del rapporto positivi/tamponi molecolari (da 2,4% a 4,3%). In tutte le Regioni tranne Marche, Molise, Piemonte, Sicilia e Umbria si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi. 43 Province hanno un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Veneto tutte le Province superano tale soglia. La Provincia di Trieste, con 376 casi per 100.000 abitanti- avverte la Fondazione- supera la soglia dei 150″. ‘Sul fronte ospedaliero- afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE- si registra un incremento dei posti letto occupati da pazienti COVID: rispetto alla settimana precedente +14,9% in area medica e +12,9% in terapia intensiva. In termini assoluti, il numero di pazienti COVID in area medica è passato da 2.371 del 16 ottobre a 2.992 del 2 novembre (+26%) e quello nelle terapie intensive da 338 del 25 ottobre a 385 del 2 novembre (+14%). A livello nazionale il tasso di occupazione rimane molto basso (5% in area medica e 4% in terapia intensiva) e nessuna Regione supera le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica’. ‘Si registra un lieve aumento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva- spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE- con una media mobile a 7 giorni di 26 ingressi/die rispetto ai 23 della settimana precedente’. Rispetto ai vaccini e alle relative forniture, Gimbe segnala: “Al 3 novembre (aggiornamento ore 06.13) risultano consegnate 99.784.168 dosi: in assenza di nuove forniture per la terza settimana consecutiva si riducono le scorte di vaccini a mRNA, che si attestano a quota 9,9 milioni di dosi. ‘La necessità di accelerare la somministrazione delle terze dosi e la progressiva estensione della platea dei candidati alla dose booster- spiega Mosti- richiedono un numero consistente di dosi: per questo è fondamentale conoscere il piano delle forniture per i prossimi mesi, di cui al momento non esistono dati ufficiali”