“Il caldo torrido sta ‘bruciando’ la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano perdite che in alcune zone arrivano al 70% del raccolto, dai peperoni ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane che non riescono neppure a crescere”. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in relazione all’ultima ondata di alte temperature che investe l’Italia da nord a sud con conseguenze sulle persone ma anche sulle coltivazioni in sofferenza per la grave siccità.
“La morsa del caldo- sottolinea la Coldiretti- sta facendo danni a macchia di leopardo lungo la penisola con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Le scottature da caldo danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione”. “Una situazione che aggrava l’impatto devastante della siccità e del caldo sulle produzioni nazionali con danni che secondo la Coldiretti superano ormai 3 miliardi di euro. Se i boschi bruciano per gli incendi in tutta Europa, in Italia- evidenzia Coldiretti- nelle campagne si registrano cali del 45% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta di oltre 1/5 delle produzione di frumento tenero, del 30% del riso, meno 15% frutta ustionata da temperature di 40 gradi, meno 20% cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po, dove si allargano le zone di ‘acqua morta’, assalti di insetti e cavallette con decine di migliaia di ettari devastati”.
“Il caldo torrido sta ‘bruciando’ la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano perdite che in alcune zone arrivano al 70% del raccolto, dai peperoni ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane che non riescono neppure a crescere”. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in relazione all’ultima ondata di alte temperature che investe l’Italia da nord a sud con conseguenze sulle persone ma anche sulle coltivazioni in sofferenza per la grave siccità. “La morsa del caldo- sottolinea la Coldiretti- sta facendo danni a macchia di leopardo lungo la penisola con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Le scottature da caldo danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione”.
“Una situazione che aggrava l’impatto devastante della siccità e del caldo sulle produzioni nazionali con danni che secondo la Coldiretti superano ormai 3 miliardi di euro. Se i boschi bruciano per gli incendi in tutta Europa, in Italia- evidenzia Coldiretti- nelle campagne si registrano cali del 45% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta di oltre 1/5 delle produzione di frumento tenero, del 30% del riso, meno 15% frutta ustionata da temperature di 40 gradi, meno 20% cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po, dove si allargano le zone di ‘acqua morta’, assalti di insetti e cavallette con decine di migliaia di ettari devastati”