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I pazienti Covid gravano sulla sanità Veneto, saranno sospese alcune attività ospedaliere

La Regione Veneto “sta definendo la sospensione di alcune attività” ospedaliere, per via del carico dovuto ai pazienti ricoverati per Covid. “Il problema è la mancanza di personale” su cui grava anche “la forte pressione sui centri tamponi”. Lo  ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, ieri,  in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera. “Ci sarà una rimodulazione dettata da queste esigenze, ora facciamo una ricognizione per capire com’è messa ogni Ulss e poi usciremo con una circolare uniforme su tutto il territorio”, precisa Lanzarin . “Avevamo iniziato a recuperare bene, su 500mila  arretrate ne avevamo recuperate quasi 200mila, ma è ovvio che dovendo rallentare e accumulandosi nuove prestazioni, torniamo a salire”

“È una sconfitta una cosa del genere”, ha commentato il presidente della Regione, Luca Zaia.

“I pazienti covid ricoverati sono 658 (+47). Sono 553 (+40) le persone in area non critica, mentre i positivi in terapia intensiva sono 105 (+7). Le terapie intensive non covid sono 318, “è un dato doloroso: mediamente abbiamo 350 persone in terapia intensiva, è il primo segnale della riduzione dell’attività ospedaliera che comincia a subire la pressione del paziente covid”, ha detto Zaia, ieri. “Quando cominci ad avere 100” pazienti covid “in terapia intensiva diventa un altro mondo”.

 

Chi sono i ricoverati

Abbiamo ancora l’80 per cento dei pazienti in terapia intensiva che sono non vaccinati. Almeno il 55% in area non critica sono non vaccinati. Il vaccinato, giusto per capire, spesso è un grande anziano con patologie o problematiche di salute precedenti. Non vaccinati tra i 40 e i 50 anni finiscono in ospedale e in terapia intensiva”.

Le novità sui vaccini

A partire da oggi in Veneto sarà possibile accedere alla somministrazione della prima dose di vaccino contro il Covid senza necessità di prenotare e, cosa forse più rilevante, in giornata chi ha già prenotato la terza dose ad una distanza di sei mesi dalla seconda riceverà una mail con un link che consente di anticipare la prenotazione. In questo modo potrà anticipare la somministrazione senza prima cancellare la prenotazione precedente, così da non rischiare di perdere il posto.

Agenzia Vista