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Gallio. Countdown per il bomba day di Stoccareddo: ecco il piano nel dettaglio

Giovedì il personale militare del Comando 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago procederà alle operazioni di rimozione, trasporto e distruzione del residuato bellico rinvenuto nel  comune di Gallio, località Stoccareddo, rinvenuto in occasione dell’ispezione disposta dai Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, a seguito all’esplosione accidentale di un altro ordigno  lo scorso 1° giugno nel corso dei lavori di ristrutturazione e coibentazione dei muri esterni di un’abitazione privata e che ha provocato la morte di Riccardo Baù. In seguito all’esplosione si era verificato  il crollo di una porzione di edificio nella quale il manufatto bellico era parzialmente murato.

Le operazioni , giudicate “complesse” per via della particolare tipologia di ordigno (la cosiddetta torpedine bettica) e della sua ubicazione all’interno del muro perimetrale di un immobile in pieno centro abitato,  avrà inizio alle 8 per una durata stimata di circa 8 ore. Per organizzare l’attività delle diverse strutture operative preposte alla gestione dell’emergenza a tutela della sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità è stato istituito un apposito Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) che sarà coordinato, su delega del Prefetto di Vicenza, dal dirigente dell’Area “Protezione civile” della Prefettura di Vicenza Emanuele Cassaro e che si insedierà nei locali della sede municipale di Gallio in via Roma  2.

A partire dalle 7 sarà prevista un’attività di sgombero per un raggio di sicurezza di 400 metri con interdizione della circolazione stradale e aerea. Si procederà dalle 7 alle 7:40 allo sgombero ed evacuazione di tutta la popolazione residente nel raggio di 400 metri, pari a 289 persone in località Stoccareddo e 60 in Contrada Zaibena, per tutto il tempo necessario al completamento delle operazioni di rimozione e trasporto del manufatto. Verrà interdetta la circolazione stradale nel territorio interessato da dette operazioni e vigerà il divieto di sorvolo su tutta l’area.

L’ordigno residuato bellico verrà rimosso attraverso la foratura del muro e l’asportazione del materiale e successivamente verrà posizionato su un automezzo dell’Esercito Italiano che lo trasporterà  nell’area di cava Kaberlaba, nel Comune di Asiago, per le successive attività di distruzione. Tutte le utenze (energia elettrica, gas e acqua) verranno mantenute attive.