E’ in fase di ricostruzione la sparatoria avvenuta nella tarda mattinata di oggi 24 aprile 2023 a Fara Vincentino. Pare che un cittadino extracomunitario abbia rubato la pistola ad un uomo in divisa per poi fare fuoco. Ne è nata una sparatoria con un bilancio davvero drammatico di un morto e di un agente della Polizia Locale ferito. Si tratta di Alex Frusti, 40 anni, che è stato trasportato in ospedale. Non sarebbe in pericolo di vita l’agente in servizio al Comando di polizia Locale Nord Est Vicentino. E’ ricoverato all’ospedale di Vicenza, ma la prognosi è riservata.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, fornita da alcuni testimoni che stavano transitando in via Ortigara, il nordafricano stava camminando a piedi sulla strada provinciale, quando si è imbattuto in una pattuglia dei carabinieri. Pare indossasse una specie di tunica grigia ed era scalzo. Pronunciava frasi sconnesse e nella sua lingua. Come fosse in stato alterato.
Questo dettaglio è tutto da chiarire perchè i testimoni hanno visto i carabinieri tentare di disarmare il marocchino, che non si si comprende ancora se fosse armato o la pistola con cui ha fatto fuoco è stata sottratta ad uno di loro. Le informazioni, infatti, sono frammentarie ed è comprensibile, dato che le forze dell’ordine sono in fase di ricostruzione del grave fatto di sangue.
L’intera strada è stata chiusa al transito e sul posto, si è precipitato il comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini, il comandante della compagnia di Thiene Ambrogio Maggio e i vertici dell’Arma da Vicenza. Sul posto, anche il sindaco di Fara Vicentino Maria Teresa Sperotto, che ha espresso vicinanza alle forze dell’ordine e si è detta dispiaciuta per la vittima. Il primo cittadino ha comunicato che la strada provinciale rimarrà chiusa fino a tarda sera.
Anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha espresso solidarietà alla Polizia Locale e all’Arma dei Carabinieri.
Al momento non si conosce l’identità della vittima della sparatoria che ha scioccato tutta la provincia di Vicenza, ma soprattutto l’Alto Vicentino, non certo abituato a fatti di sangue di questo tipo.
Notizia in aggiornamento (foto Silvia Sabatini)