Quando a perdere la vita è un giovane, il dolore toglie tutto. Alla famiglia e a chi conosceva Mirko Munaretto, morto a soli 18 anni, nel groviglio di metallo della sua auto finita sotto ad un camion. Un lutto comune, che raccoglie non solo la comunità di Salcedo, dove abitava, ma anche quella di Fara Vicentino dove domenica 16 febbraio, alle 14.30, si terrà il suo funerale nella Chiesa di San Bartolomeo.
“Verrà celebrato qua da noi- spiega il sindaco Maria Teresa Sperotto- accogliendo il desiderio espresso da mamma Eva e papà Daniele. Due bravissime persone che conosco molto bene”. La voce del primo cittadino si spezza, mentre si prepara ad andare a trovare i genitori di Mirko. Una vita strappata anche all’affetto della sorellina Erika di 8 anni.Un papà ed una mamma che si sono precipitati giovedì pomeriggio sul luogo della tragedia. In loro ancora la non certezza che a finire in quell’inferno di lamiere ci fosse il proprio figlio. Una speranza dilaniata quando mamma Eva ha fatto il riconoscimento del cadavere.
“attimi drammatici”
Residente a Salcedo, a cavallo col confine di Fara Vicentino, Mirko è cresciuto nella comunità guidata dal sindaco Sperotto. Tanta voglia di vivere in lui. Di quella solita agli adolescenti che si affacciano al mondo adulto. Una tragedia che lascia alle sue spalle le scene raccapriccianti dell’incidente, che ha scosso anche chi di mestiere le deve affrontare ogni giorno. Soccorritori, dai vigili del fuoco alla stradale e alla polizia locale, che hanno lavorato in un silenzio surreale. A ‘urlare’ quel cartoccio di lamiere in cui si era ridotta la Fiat Punto di Mirko.
Tra i primi ad arrivare sul posto anche il sindaco di Fara Vicentino. “Stavo rientrando dal lavoro e sono arrivata lì pochi minuti dopo lo schianto- prende forza e continua Maria Teresa Sperotto- Non si capiva davvero cosa fosse successo. Attimi drammatici che mi hanno fortemente scossa. Ho subito chiamato la polizia locale Nevi, affinché venisse chiusa la strada e permettere il lavoro dei soccorritori- continua-Sono stati professionali e bravissimi tutti, come sempre. E di una gentilezza infinita coi genitori di Mirko”.
“ai giovani che si mettono alla guida: ricordatevi di Mirko”
“18 anni sono troppo pochi per morire. E’ impensabile che una vita si possa stroncare così giovanissima- conclude Maria Teresa Sperotto- Ai ragazzi mi sento di dire: ‘quando vi mettete alla guida ricordatevi di Mirko. C’è chi dice che quella strada, via Astico, invita a correre. Ma ricordo che c’è un limite di velocità, un semaforo e dei segnali che spesso la gente non rispetta”.
lo schianto sotto al camion
Saranno gli esiti delle indagini della Stradale, delegate dalla Procura di Vicenza, a sciogliere ogni dubbio sul terribile schianto che ha stroncato la vita di Mirko Munaretto. Ricostruendo cosa sia accaduto, attorno alle 13 di giovedì 13 febbraio in via Astico a Fara Vicentino, quando la Fiat Punto di Mirko è finita ridotta ad un ammasso di lamiere sotto al pianale di un autoarticolato in sosta. Alcune testimonianze raccontano di un sorpasso che il 18enne avrebbe fatto, cercando di recuperare il controllo dell’auto, ma finendo schiantato sotto al camion.
Sta di fatto che Mirko stava andando a Sarcedo al lavoro. In un’officina meccanica a fare l’operaio assieme ad uno zio. Proprio quest’ultimo, non vedendolo arrivare ha chiamato il fratello chiedendo dove fosse il nipote. Lanciando l’allarme, che ha spinto papà Daniele e la mamma Eva a precipitarsi sul posto. Il resto è cronaca raccontata, che andava di pari passo col tam-tam della notizia sui social. Ma soprattutto sulle chat di coetanei di Mirko, ragazzi e ragazze che anche lo conoscevano, col turbamento e l’incredulità per ‘uno di loro’ che non c’era più.
Paola Viero