E’ uno sfogo amaro, che trasmette tutta la solitudine che rende tutto più difficile, quello di Federica De Pretto, presidente di Enpa Thiene e Schio alle prese con una continua emergenza di gatti abbandonati:  “E’ scontato che ce ne dobbiamo occupare noi e le persone chiamano Enpa, come se fossimo l’istituzione preposta per legge al recupero di anomali abbandonati, lo fanno con una pretesa talmente arrogante che ci becchiamo pure gli insulti se non riusciamo nell’immediatezza. Anche l’altra sera sono stata pesantemente offesa da una signora di Zanè perché non ho potuto recuperare il gattino che ha trovato”.
“Le ho chiesto di tenerlo qualche giorno in taverna affinché io potessi trovare una soluzione – continua Federica De Pretto – . Fino a sabato, perché sabato ho una adozione e si libera un bagno ( un bagno privato). Me ne ha dette di tutti i colori sulla nostra associazione. Ricordo ancora che noi non abbiamo una struttura di accoglienza per i gatti, che li teniamo a casa nostra, nei bagni, nei garage, anche nei ripostigli. Ma quando si arriva a saturazione non ce li possiamo mettere in tasca. Ho detto alla signora di provare a sentire anche le altre associazioni della nostra zona ma, o non hanno risposto, o hanno detto che non recuperano più gatti. Assolutamente legittimo, niente da dire, non è una critica verso di loro. Ma la misura è davvero colma e siccome sono umana anche io devo dire stop. Enpa Thiene Schio non può più recuperare gatti . Ricominceremo a settembre, quando inizieranno le adozioni ora ferme”.
La Presidente Enpa descrive una stanchezza che le impedisce di riposare anche di notte anche perchè le persone non si fanno riguardo a chiamarla anche se sarebbe ora di dormire. Ma quello che la fa stressare più di tutto, è l’atteggiamento di chi non vuole capire che si tratta di volontariato, di una situazione difficile per quanto riguarda i gatti anche perchè non esiste nell’Alto Vicentino un ricovero per mici.
“Serve un gattile, rivolgetevi al vostro Sindaco e chiedete a lui dove portare i gatti piccoli o ammalati che trovate – conclude Enpa –  . È il Sindaco il responsabile degli animali del proprio territorio, non io. Se sono ammalati non potete chiedere a noi di recuperarli e pagare tutte le spese perché l’Ulss vi dice di no. Rivolgetevi al Sindaco, che chiedarà lui all’ Ulss di curarli.Beccarsi gli insulti perchè non si vuole comprendere che la competenza è dei Comuni e noi siamo semplici volontari è un paradosso”.
di Redazione Alto VicentinOnline
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