Sanno comunicare come dei professionisti della truffa e ormai, si tratta di un fenomeno dilagante. I militari hanno individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria vicentina 19 persone per il reato di truffa (art. 640 c.p.) per un danno complessivo che si aggira intorno ai 30.000 euro.
Il modus operandi è più o meno sempre lo stesso, tutto inizia da un annuncio di messa in vendita di un oggetto su un portale di vendite on-line. L’ignaro acquirente contatta il venditore, il quale fornisce le indicazioni su come inviargli il denaro mediante ricarica on-line di una tessera e, una volta che il denaro è stato inviato, l’interlocutore interrompe i contatti rendendosi irreperibile.
L’autore della truffa solitamente cerca di celarsi dietro a dei prestanome, sia per sottoscrivere il contratto della tessera ricarica che per quello della tessera telefonica, ma le attività investigative hanno comunque permesso di arrivare all’individuazione dei responsabili.
Gli annunci hanno riguardato gli oggetti più disparati: da motoveicoli a telefoni cellulari, da farmaci a televisori, piscine fuori terra, utensili vari, ecc.
Un cittadino duevillese invece è caduto nella trappola di tale “Claudine” che tramite un messaggio Whatsapp gli aveva offerto un prestito di denaro a tassi vantaggiosi. L’uomo, trovandosi in difficoltà economiche, era intenzionato a chiedere € 4.000 ma alla fine è stato lui ad effettuare delle ricariche on-line per sopperire alle “spese di apertura pratica” per un totale di 1850€.
Un’altra persona residente a Monticello Conte Otto è invece incappata nella truffa attuata da un pregiudicato, che è consistita nell’invio di un messaggio riportante l’insegna di un noto gruppo bancario ove si avvertiva il malcapitato di un tentativo di clonazione in atto. Faceva seguito una telefonata nella quale il truffatore invitava la vittima a comunicargli con urgenza i dati relativi all’home banking e alle carta di credito e, una volta entrato in possesso di tutti i dati, ha potuto effettuare una ricarica e degli acquisiti on-line per alcune migliaia di euro.
Gli autori delle truffe sono stati individuati nelle province di Napoli, Foggia, Palermo, Ancona, Roma, Lucca, Torino.
Altre indagini sono in corso da parte carabinieri che ci tengono a ricordare ai cittadini della possibilità di consultare il sito www.carabinieri.it nella sezione denominata “In vostro aiuto”, dove è presente una pagina interamente dedicata a fornire dei consigli su come effettuare in sicurezza gli acquisti on-line.