“Dobbiamo prenderci un caffè dopo mangiato” era il messaggio in codice per lo spaccio di sostanze stupefacenti, ai quali si accompagnavano nomi in codice per indicare cocaina ed eroina, a seconda delle esigenze.
Indagini condotte mediante attività tecniche, servizi di osservazione e informazione da parte dei clienti, hanno permesso ai Carabinieri di Schio, di sottoporre Gaetano Romanato, classe 1994 residente a Salerno e domiciliato in Veneto, agli arresti domiciliari, con l’accusa di spaccio di droga.
I fatti
Si svolgevano a Eboli, Salerno, Contursi, Battipaglia, Pontecagnano e Campagna, in provincia di Salerno, gli incontri tra Romanato e i suoi clienti, che a loro volta acquistavano ‘la roba’ per poi distribuirla nel mercato locale lucano, che aveva come base il capoluogo (Potenza) e alcuni comuni limitrofi.
Dai 20 ai 50 euro il prezzo di una dose, con la cocaina che veniva chiamata ‘pesce’ o ‘bionda-ragazza’ e l’eroina denominata ‘carne’ o ‘mora-bruna’.
La Procura della Repubblica del Tribunale di Potenza ha disposto gli arresti domiciliari per Romanato e altre persone di Potenza.
A.B.
