Il cadavere di una donna originaria dell’Ecuador, ma residente nell’alto vicentino, è stato rinvenuto stamattina a Thiene nel parcheggio dell’area ex Nordera, nei pressi dell’istituto Ipsia. Aveva la gola squarciata da un coltello.
La donna giaceva in una pozza di sangue all’interno della propria auto, dove potrebbe essersi tolta la vita. Ma al momento i carabinieri non escludono che possa essere stata uccisa.
Saranno le telecamere, presenti in numero massiccio nella zona, a fornire ulteriori e preziosi elementi per ricostruire le circostanze del fatto di cronaca.
Raccapricciante la scena che si è presentata stamattina dinanzi agli occhi dell’uomo che parcheggiando si è ritrovato accanto l’auto della vittima, con quel cadavere sgozzato che lo ha letteralmente scioccato.
E’ stato lui a chiamare le forze dell’ordine e a fare scattare l’intervento di carabinieri e polizia locale.
Sul posto uno spiegamento di forze di militari dell’arma, con il colonnello Alberto Santini , comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Alessandro Giuliani, comandante del reparto operativo di Vicenza, il comandante della compagnia di Thiene, il capitano Davide Rossetti.
Presenti anche il comandante della polizia locale Giovanni Scarpellini e la sua vice Katia Dal Masetto.
La ricostruzione
Quando è arrivata la telefonata che segnalava la presenza del cadavere della donna nell’utilitaria,parcheggiata in mezzo a tante altre, si è subito pensato ad un omicidio. Non è usuale infatti che ci si tolga la vita sgozzandosi.
Tuttavia da que
Gli agenti della polizia locale, attraverso la targa della vettura, sono riusciti a risalire all’identità della giovane donna ecuadoriana, che stamattina potrebbe avere deciso di farla finita.
Per fugare ogni dubbio che sia stato un atto volontario, in queste ore carabinieri e polizia locale stanno visionando i fotogrammi delle telecamere.
Saranno questi a stabilire ogni certezza.
P.V.
(aggiornamenti in corso)