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Disordini sul bus e autista preso a calci, denunciati due giovani di Piovene e Pedemonte. Identificato 15enne

Hanno un volto ed un nome i responsabili dei disordini avvenuti sul pullman Vicenza-Lastebasse delle Stv, precisamente il 20 febbraio scorso, quando un dipendente dell’azienda trasporti venne preso a calci durante un’irruzione di una ventina di passeggeri, che senza biglietto, pretendevano di viaggiare gratis. La denuncia a piede libero è scattata per un 18enne dei Pedemonte e per un 20enne di Piovene Rocchette. Identificato anche un 15enne, sempre di Piovene, che è stato segnalato alla Procura dei Minori di Venezia. I reati contestati sono di interruzione di pubblico servizio e lesioni personali. Quello delle baby gang, ma spesso di tratta di maggiorenni, è un problema decennale che ha esasperato gli autisti, troppo spesso in balia di giovani violenti, che in preda ai fumi dell’alcol e sotto l’effetto di droghe, creano disagi e disordini anche con risse violentissime. I tre giovani identificati grazie alle telecamere sono accusati dell’episodio del 20 febbraio, in realtà, i fatti su cui si indaga sono diversi e tutti con le stesse caratteristiche. I ragazzi salgono sul bus in massa e alla richiesta del biglietto vanno in escandescenze prendendosela con i dipendenti del trasporto pubblico, nel momento in cui li si invita a scendere. I fatti contestati ai tre giovani dell’Alto Vicentino sono avvenuti a Vicenza mentre la situazione risulta più calma nel nostro territorio, dove i presidi giornalieri degli agenti della Polizia Locale investono numerose risorse umane per scongiurare fatti di violenza, che un tempo erano più numerosi anche nel nostro comprensorio.

‘Da quando abbiamo intensificato i controlli preventivi la situazione è migliorata – ha spiegato stamani Giovanni Scarpellini, comandante della Polizia Locale – , ogni giorno investiamo molto personale, soprattutto a Thiene. Lo abbiamo fatto perchè i diversi fatti avevano creato  pericolo per i dipendenti di Stv, in balia di bande che adesso, con tutti i servizi che abbiamo realizzato in questi anni, ci pensano due volte, prima di aggredirli.  – ha concluso Scarpellini – Tutto questo è nato grazie alla collaborazione con gli stessi dipendenti, che ci chiamano anche con i loro cellulari, quando notano situazioni a rischio’.

di Redazione AltovicentinOnline