Anche un 34enne di Sarcedo tra i destinatari dei daspo emessi dal questore. Lo scorso 19 febbraio, a Vicenza, prima dell’incontro di calcio valevole per il Campionato di Serie B tra Lanerossi Vicenza e SPAL, vi erano stati violenti scontri tra ultras delle opposte tifoserie. In quell’occasione, nei pressi del Ponte di Ferro, non distante dallo Stadio “Menti”, una cinquantina di supporter della SPAL, giunti a Vicenza alla spicciolata, su 16 auto private, eludendo deliberatamente le indicazioni fornite dalla Questura riguardo alle modalità ed ai percorsi di accesso allo Stadio, si erano dati appuntamento con gli ultras del Vicenza per affrontarsi in maniera violenta. Non appena entrati in contatto fra loro era scoppiato un violento tafferuglio con lanci di bottiglie, sassi ed oggetti contundenti fabbricati artigianalmente. Solo il pronto intervento del dispositivo di Ordine Pubblico disposto con l’Ordinanza del Questore aveva consentito di limitare gli scontri alla durata di poche decine di secondi, evitando che la situazione degenerasse e potesse comportare ben più gravi conseguenze. Nell’occasione, tuttavia, un agente della Digos di Vicenza è stato colpito alla testa e al corpo e, dopo essere stato soccorso, è stato portato in ospedale per una prognosi di 7 giorni.
Le indagini condotte dalla DIGOS di Vicenza, con la collaborazione della Polizia Scientifica – la quale, tra l’altro, aveva analizzato nel dettaglio i filmati dei sistemi urbani di videosorveglianza – e della DIGOS di Ferrara, avevano all’epoca consentito di dare un volto ed un nome a 39 individui che avevano preso parte attivamente agli scontri; di conseguenza, erano stati emessi dei daspo nei confronti per la durata di 5 anni più obbligo di firma per i recidivi, e di 3 anni per gli altri. Tutti i soggetti interessati dai Provvedimenti del Questore hanno ora il divieto di accedere, per la durata del daspo, a tutti i luoghi del territorio nazionale ed estero dove si svolgono manifestazioni sportive del calcio, di ogni Categoria e grado dei Campionati nazionali di serie A, B, C, C.N.D., Eccellenza, della Coppa Italia, delle partite della Nazionale Italiana di calcio e dei tornei internazionali oltre che delle amichevoli di ogni categoria.
Le ulteriori indagini effettuate dalla DIGOS hanno ora consentito di individuare altri 4 ultras vicentini coinvolti negli scontri del 19 febbraio, ed anche nei loro confronti il Questore Sartori ha ieri emesso i seguenti Provvedimenti:
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DASPO per la durata di 5 anni nei confronti di M. C., cittadino italiano di anni 34 residente a Sarcedo, recidivo in quanto già colpito nel 2019 da un analogo Provvedimento della durata di 2 anni emesso dal Questore di Modena;
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DASPO per la durata di 5 anni nei confronti di S. P., cittadino italiano di anni 34 residente a Rosa’, recidivo in quanto già colpito nel 2019 da un analogo Provvedimento della durata di 2 anni emesso dal Questore di Rimini;
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DASPO per la durata di 3 anni nei confronti di A. S. D. V., cittadino italiano di anni 21 residente a Sarego;
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DASPO per la durata di 3 anni nei confronti di S. Z., cittadino italiano di anni 37 residente a Montegalda.
I divieti disposti dal Questore sono da intendersi estesi, in occasione di ogni incontro di calcio, e per un periodo ricompreso tra 2 ore prima dell’inizio e 2 ore dopo il termine di ciascuna manifestazione sportiva, anche alle stazioni ferroviarie, ai caselli autostradali, agli scali aerei, agli autogrill ed a tutti gli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni sportive; per luoghi interessati alla sosta, al transito al trasporto si intendono tutte le strade, le vie e le piazze limitrofe all’impianto sportivo, nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno dello stesso.
Per quanto riguarda, infine, le stazioni ferroviarie, i caselli autostradali, gli scali aerei, gli autogrill e tutti gli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono agli incontri sportivi, il divieto opera nei confronti di tutte le diverse strutture esistenti sul territorio nazionale.
“E’ inammissibile – ha tenuto a ribadire il Questore SARTORI – che un evento sportivo possa essere usato come pretesto, da parte di una minoranza di individui tristemente noti alle Forze dell’Ordine, per porre in essere preordinati, organizzati atti di violenza, che hanno comportato il ferimento di un nostro Agente. Quello che è avvenuto lo scorso mese di febbraio nella zona del Ponte di Ferro – ove solo grazie all’immediato intervento della Polizia non abbiamo assistito a ben più tragiche conseguenze – aveva creato non pochi disagi e preoccupazione tra la cittadinanza che abita in quella zona, e per questo motivo, sia all’epoca che oggi, ho deciso di adottare provvedimenti particolarmente severi. Tali atti di violenza non sono tollerabili, e come tali sono stati considerati e sanzionati.”