Per un semplice sorpasso si è beccato la sospensione della patente, 10 punti di meno e una cospicua ammenda e ora è costretto a girare in bicicletta o ‘scortato’ dalla moglie.
Gino Ferrarin, 54 anni, che fino ad oggi vantava il possesso immacolato della patente da ben trentacinque anni, ricorderà a lungo un pomeriggio della scorsa settimana, a Motta di Costabissara. La dinamica è delle più semplici e si è svolta nella statale che da Thiene porta a Vicenza mentre 4 auto marciavano regolarmente in fila una dietro l’altra.
All’altezza di uno degli incroci che intersecano la strada principale con quelle interne, la prima auto ha messo la freccia e ha girato tranquillamente a destra seguita da un’auto dei Vigili che evidentemente dovevano svoltare nello stesso punto. La terza auto ha messo la freccia per girare ma ha tentennato, costringendo Ferrarin (quarto della fila) a superare l’auto indecisa. ‘Il massimo del fastidio che ho dato – ha spiegato – è stata una strombazzata di clacson e l’ho fatto per invitare l’automobilista a girare deciso, perché tentennando avrebbe potuto essere tamponato’. Giusto un attimo di tregua e Ferrarin si è trovato alle calcagna l’auto dei Vigili a sirene spiegate.
‘Subito mi sono chiesto se facevano tutta quella luce per me – ha commentato – e quando mi sono reso conto che era così mi sono fermato attonito chiedendone ragione. Mi è stato contestato un sorpasso pericoloso, ma è irragionevole perché lì si può anche svoltare a sinistra e non c’è la linea continua a fondo strada’.
Più che pericoloso, il sorpasso del thienese è stato definito ‘da pazzi’ dalle autorità, che hanno provveduto con la sospensione immediata della patente, la decurtazione di 10 punti e una considerevole multa.
‘E’ inconcepibile – ha sottolineato Ferrarin – e alla fine queste cose fanno anche capire perché l’Italia è scesa così in basso. Se proprio ho sbagliato, al limite posso capire e accettare la multa e la decurtazione dei punti. Ma il ritiro della patente non ha nessun senso. Sono i controsensi del nostro paese. Un ubriaco che uccide 3 ragazzi resta in libertà e io mi ritrovo a dover girare in bici. Capisco se avessi fatto una manovra azzardata vicino ad una scuola elementare o nei pressi di un ospizio, ma un sorpasso in una statale a corsia libera non mi sembra una roulette russa!’. Gino Ferrarin è uno di quelli che rappresenta la Thiene simpatica e benevola. Conosciuto praticamente da tutti, simpaticone e fraterno, ha la fama di uno che non beve, non fuma e non si droga. Ora per lavoro dovrà farsi scorrazzare in giro dalla moglie o arrangiarsi con la bicicletta, visto che la patente potrebbe aver preso il volo per oltre un anno.
‘La cosa peggiore è successa quando ho spiegato che la patente mi serve per lavoro e che ho una famiglia di 4 persone intorno – ha commentato – il Vigile con cui stavo discutendo mi ha risposto di prendermi un autista. Lì non ci ho più visto, perché ritengo mi abbia dato una risposta volgare e poco dignitosa. Di solito sono uno accomodante e non cerco la polemica, ma in questo caso – ha concluso – gli ho appoggiato la patente sul cofano e me sono andato invitandolo a vergognarsi’.
Anna Bianchini