Le tasse, i tributi e gli obblighi fiscali sono uguali per tutti. Da nord a sud tutti devono fare i conti con gli accertamenti degli esperti del fisco, ma forse gli autori delle scritte razziste comparse ieri notte sulle pareti della sede centrale dell’Agenzia delle Entrate di Thiene non lo sapevano.
“Via i terroni dal Veneto, noi non vogliamo i terroni”, è questa la scritta comparsa su una delle pareti della sede al numero 2 di via Vanzetti. Una scritta ben visibile, tracciata con la vernice nera. Gli autori del murales razzista, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Thiene, sono entrati in azione in piena notte. Incuranti del pericolo di essere scoperti, visto che la sede dell’Agenzia delle Entrate si trova in pieno centro, hanno imbrattato la parete. Apparentemente nessuno nella zona si è accorto di nulla e i writers hanno potuto agire indisturbati. Terminato il messaggio sulla parete, gli imbrattatori si sono allontanati. Questa mattina il direttore della filiale dell’Agenzia delle Entrate ha scoperto la scritta, chiamando immediatamente il 112. I carabinieri, arrivati sul posto, hanno avviato le indagini.
Non è escluso che nelle prossime ore vengano acquisti gli eventuali filmati delle telecamere di video sorveglianza presenti all’esterno di alcuni negozi e attività. Gli occhi elettronici potrebbero aver ripreso le fasi del danneggiamento, fornendo ai carabinieri una pista da seguire per individuare gli autori. Sconosciuto al momento il movente. Visti i “toni” della scritta, non si tratterebbe di un messaggio legato alle tasse e ai tributi, quindi alla vera e propria attività di riscossione svolta dall’Agenzia delle Entrate, ma agli operatori che operano all’interno. C’è la possibilità che tra i dipendenti degli uffici di Thiene ci siano anche meridionali, visto che i posti all’Agenzia delle Entrate vengono vinti per concorso, ma forse gli imbrattatori non sapevano nemmeno questo.
di Redazione Thiene On Line