Centralino bollente della polizia locale nordest altovicentino tra la sera di sabato 30 luglio e le prime ore di domenica 31 luglio. Ben 23 le chiamate per disturbo alla quiete pubblica, in quello che resterà un turno da record.
Le quattro pattuglie in servizio si sono affaccendate in una nottata che per molto tempo se ne ricorderanno gli agenti, accorrendo a placare gli animi accessi dalla movida che nella stagione estiva trova il massimo splendore, sia in locali pubblici ma anche nelle feste private, dove la musica e il chiasso nella gente urta l’animo di chi nei dintorni vi abita e vorrebbe un po’ di quiete, legge permettendo.
Una corsa continua e senza sosta delle auto della polizia locale, iniziata col ‘via alle telefonate’ alle 21 da Bressanvido, dove subito è stata dirottata una pattuglia e poi una ininterrotta richiesta di interventi che ha visto le pattuglie in un continuo avvicendamento per raggiungere Rosà, Quinto Vicentino, Thiene, Breganze, Zanè, Lugo di Vicenza, Sarcedo e Zugliano, prendendo anche “due piccioni con una fava”. Infatti oltre a portare quiete, in certi comuni, hanno anche proceduto alla contestazione e relativa sanzione per mancato rispetto dell’ordinanza per il contrasto alla ludopatia.
Nulla di grave come ha tenuto subito a precisare il comandante del consorzio nordest vicentino Giovanni Scarpellini “Fortunatamente non ci sono state intemperanze e la musica e il chiasso sono cessati con un semplice invito”. Dove insomma non arrivano la ragione e comprensione del singolo, tocca alla ‘divisa’ far capire al gestore del locale o a chi s’era solleticato di fare una bella festa privata di mezza estate, che forse la musica andava abbassata e il chiasso poteva contenersi in un normale chiacchiericcio.
Paola Viero