Potrebbe avere le ore contate il writer, che è stato ripreso dalle telecamere di Thiene, mentre, ‘armato’ di bomboletta spray, insozzava le mura della nostra città. Sarebbe un incensurato, che mai avrebbe immaginato di finire sui giornali locali, dopo la presa di posizione dell’amministrazione comunale che ha fatto circolare l’identikit del giovane.
La Polizia Locale Nevi ha pigiato il piede sull’acceleratore, dopo l’input dell’aministrazione comunale che spera di dare un volto ed un nome a chi ha deturpato la res pubblica e lanciare un segnale su una linea ben precisa: tolleranza zeronei confronti di chi non rispetta i beni della nostra città, che essi siano monumenti, garage, marciapiedi o muri.
L’argomento ha tenuto banco per diversi giorni in città con qualche polemica tra chi non condivide la decisione di premiare chi segnala i danneggiatori, che essi siano writer o vandali veri e propri. La denuncia di quanto si vede deve essere un atto civile che ogni cittadino dovrebbe fare per contribuire alla giustizia. Non può essere un premio in denaro a sollecitare l’eventuale testimonianza da parte di chi dovrebbe sentire di farlo come gesto spontaneo e non stimolato da una ricompensa.
Tornando al writer, c’è esasperazione per le scritte sui muri che danneggiano la città, deturpandola. Ma cosa rischia chi come il ragazzo ripreso dalle telecamere ha fatto? La legge dice che rischia una denuncia a piede libero, commisurata alla querela che viene messa nero su bianco contro di lui.
Qui si tratta di muri imbrattati ed il codice penale dice che solo se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro.
N.B.