I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Thiene lavorano incessantemente per dare un volto ed un nome agli autori del colpo messo a segno ieri notte ai danni della sala giochi Insonya, da dove 4 banditi incappucciati hanno portato via 20mila euro. Si tratterebbe di una banda di professionisti. A dimostrarlo, il fatto che hanno mantenuto calma e sangue freddo dinanzi alla vittima, Joel Zanon, 19 anni, di Marano vicentino, unico dipendente del locale di via Kolbe, testimone del colpo.

Gli investigatori della stazione di Thiene lo hanno ascoltato con calma ieri pomeriggio. Il ragazzo, smaltita la paura per l’aggressione subita, con quella pistola puntata alla testa, ha raccontato di come quei quattro individui incappucciati lo hanno legato, minacciato di stare in silenzio e lo hanno rinchiuso in uno stanzino per agire indisturbati. Hanno svuotato le 11 slot machine e le macchinette cambiasoldi per poi fuggire a bordo di un’auto che però la vittima non è riuscita a vedere perchè ancora imprigionata.

Dopo circa mezz’ora il ragazzo è riuscito a liberarsi ed ha fatto scattare l’allarme. La sala giochi è rimasta chiusa tutta il giorno e non si sa quando riaprirà. Pare parlassero italiano i rapinatori, che hanno provveduto ad asportare prima della fuga, il registratore che contiene le immagini delle telecamere dell’esercizio commerciale. Una mossa da esperti. Potrebbe trattarsi di una banda arrivata da lontano e autrice dei numerosi episodi criminali che si stanno registrando nell’Alto Vicentino da qualche tempo. Anche se si tratta di stranieri, spiegano gli investigatori, potrebbe trattarsi di gente che vive da tempo in Italia e si è specializzata in questo genere di reati.Furti e rapine che li porterebbero anche in trasferta.

di redazione Thiene on line

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