Bye bye gazebo. Il Comune di Thiene ha sì concesso al Comitato 9 dicembre una proroga per l’occupazione dell’area di via Gombe, ma solo fino al prossimo 15 febbraio. Peraltro a pagamento, anche se simbolico: 31 euro per due settimane, come tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Due euro al giorno. E poi? Al massimo ci sarà un’altra proroga di 13 giorni, sempre a pagamento. Ma il 28 febbraio il tendone-simbolo della protesta dovrà in ogni caso essere smontato. “Non so cosa dire, è assurdo…”. La voce di Rosè Gaspari, uno dei leader thienesi del Comitato 9 dicembre, tradisce l’amarezza per la decisione presa della giunta comunale. “Io so che la colpa è più della giunta che del sindaco, so che molti non erano d’accordo con il presidio permanente. Ma quello che mi fa più rabbia è che poi tutti, sindaco compreso, si trincerano dietro frasi del tipo, vorrei aiutarvi ma non posso, la legge dice, la legge impone… Beh, allora vuol dire che quella legge non funziona. E allora noi ci batteremo con ancora più forza di prima per abbattere questo sistema”.
Tutt’altro che rassegnati quelli del Comitato. Che hanno già deciso di avviare una raccolta di firme di cittadini contrari allo sgombero dell’area. “L’attenzione da parte della popolazione nei nostri confronti è alta. C’è vicinanza, solidarietà. Da parte di tutti, compresi i più disagiati. Pensi che oggi ho portato con me in Comune un thienese che lavora in una cooperativa sociale, prende 100 euro al mese ed è invalido al 75%: ma è possibile che nessuno pensi a chi sta come lui? Come si tutela questa gente?”
La lotta prosegue, dunque. Ma se, nella peggiore delle ipotesi, la raccolta firme non dovesse far cambiare la decisione della giunta comunale, cosa ne sarà del vostro presidio? “Continuerà, questo è garantito – conferma Gaspari -. Altrove, ma continuerà. Chiederemo ai sindaci dei Comuni limitrofi se hanno degli spazi da concederci. Altrimenti ci rivolgeremo ai privati. Abbiamo già individuato due aree, nelle vicinanze di via Gombe. Vedrete, non riusciranno a farci tacere”.
di Redazione Thiene on line