Le prime segnalazioni erano arrivate già diversi giorni fa alla Polizia Locale Nordest Vicentino. Un continuo via vai di persone che a tutte le ore scavalcavano le recinzioni dell’ex stabilimento Monti di Thiene, in via Marconi. Tutte armati di attrezzi. E tutte ne uscivano poco dopo con matasse di filo elettrico.
L’ex stabilimento Monti, attivo fino a circa 10 anni fa, è di proprietà di una società immobiliare che ha più volte sporto denuncia di furto e danneggiamenti vari. Ieri, 9 maggio, verso le 13, una persona residente nelle vicinanze ha chiamato la polizia locale, eccellente lavoro di sentinella: “Ho appena visto scavalcare un uomo alto e magro” – ha riferito agli agenti. In considerazione della presumibile agilità della quale sono dotati gli autori dei furti in questione, e per limitare al massimo il pericolo di fuga, il comandante della polizia locale ha inviato sul posto tre pattuglie, delle quali due, composte da agenti in uniforme, avevano il compito di circondare l’edificio, mentre una, in abiti borghesi, aveva il compito di scavalcare a sua volta la recinzione al fine di cogliere sul fatto l’autore del furto.
Dopo avere scavalcato un cancello sul retro, i due agenti in borghese si inoltravano nei capannoni seguendo il rumore prodotto da qualcuno in attività. All’interno di un capannone, c’era un individuo alto e magro: in cima a una scala stava strappando e tagliando i cavi elettrici di una canaletta appesa al muro. Quando si è accorto che qualcuno stava arrivando, l’individuo ha tentato di nascondersi dietro a macchinari, portando con sé la matassa di fili elettrici appena rubata. Tentativo estremo, e del tutto inutile. Circondato e bloccato dagli agenti.
L’uomo, identificato in Mimoun Mehdoub, 34enne di nazionalità marocchina, senza fissa dimora e sprovvisto di documenti di soggiorno, era noto agli agenti poiché già arrestato varie volte, anche per reati analoghi. Nel corso della perquisizione venivano trovati indosso al ladro due grossi cutter utilizzati per il taglio dei fili e per liberarli dalla canalina e, ovviamente, la matassa di fili appena asportata. Arrestato per furto aggravato e condotto in comando, l’uomo ha raccontato che i fili elettrici vengono venduti sul mercato clandestino al costo di € 1,20 al kg (se ancora coperti dal materiale isolante) o € 3,5 al kg (se puliti dal materiale isolante). Il prezzo di mercato del rame usato si aggira intorno ai 6 euro al Kg. Mehdoub, per il quale il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma, sarà processato il prossimo 6 giugno.
di redazione Thiene on line