Furti, rapine, armi, droga: una banda specializzata in vari crimini, finita oggi con le manette ai polsi. Operazione in due tempi. Il 5 aprile scorso la cattura di Marino Miotello e di Fabio Diquigiovanni, accusati di aver rapinato e poi tentato d’investire a Sarcedo un’anziana di Breganze.

Ieri l’arresto di altri due complici: Gloria Pallado, 25 anni, residente a Thiene, convivente di Miotello, e Endrit Zeqja, 29 anni, albanese, anche lui residente a Thiene (entrambi nella foto).

Quel giorno di aprile Marino Miotello, 34 anni, di Thiene, aspettò che Angelina Magrin, 72 anni, uscisse dal supermercato per chiederle un passaggio, dal momento che aveva forato la ruota della sua bicicletta. Diffidente l’anziana, suadente il giovane che alla fine riusciva a convincerla, mentre il suo complice, Fabio Diquigiovanni, 51 anni, teneva d’occhio la situazione, soprattutto per segnalare l’eventuale arrivo di pattuglie di forze dell’ordine. Salito a bordo della Panda, e mentre percorreva via Madonnetta, a Sarcedo, Miotello tirava fuori un coltello e lo puntava al fianco della donna, costringendola ad accostare nei pressi del campo sportivo. Poi, con incredibile violenza, la scaraventava sull’asfalto e addirittura tentava d’investirla, prima di fuggire a bordo della Panda. Manovra notata da una pattuglia che fortunatamente passava da quelle parti, con i militari che riuscivano a bloccare e ad arrestare i due fuggitivi. Per la signora Angelina, oltre alla paura, 45 giorni di prognosi.

Le indagini però non sono finite lì. Così ieri, su ordine del Gip del Tribunale di Vicenza, sono state eseguite altre tre misure di custodia cautelare. La prima di nuovo a carico di Fabio Diquigiovanni, già in carcere, per l’accusa di ricettazione di assegni bancari risultati provento di furto ai danni di una signora di Malo, assegni rubati dalla sua vettura. Endrit Zeqja e Gloria Pallado devono invece rispondere dei reati di concorso in rapina e detenzione e porto illegale di arma da fuoco. A entrambi sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Le indagini, coordinate dal pm Paolo Pecori, hanno consentito di mettere in luce ulteriori episodi di rapina e furti messi a segno dal gruppo criminale. In particolare, è stato accertato che la sera del 27 marzo scorso, Gloria Pallado, d’accordo con Zeqja e Miotello, armata di pistola aveva rapinato una giovane donna thienese, impiegata presso un consulente commerciale, avvicinandola mentre era in sosta in un parcheggio a bordo della propria auto. Era certa, la Pallado, che avesse una consistente somma di denaro. Quando, invece, si accorse che la giovane donna non aveva soldi, l’aveva costretta, sempre sotto la minaccia dell’arma, a consegnargli un cellulare smartphone di ultima generazione, appena acquistato, dileguandosi subito dopo. Nella vicenda, stando alla ricostruzione degli investigatori, Endrit Zeqja aveva svolto il ruolo di organizzatore: in pratica aveva dato appuntamento alla giovane vittima, che conosceva. All’incontro però si è presentata solo la Pallado, armata.

Gli investigatori, inoltre, ritengono i tre uomini responsabili anche di un tentativo di furto commesso il 21 marzo in un bar in via Gombe, a Thiene, nel corso del quale, verso le 3 di notte, avevano tentato di forzare le casse di alcune slot machines, dopo aver oscurato le telecamere di videosorveglianza e un faro di illuminazione. Il colpo era fallito grazie all’intervento del sistema elettronico antifurto, che li aveva messi in fuga. L’albanese, infine, è stato anche denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti.

di Redazione Thiene on line

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