Si è trovata faccia a faccia con i ladri che stavano entrando dalla finestra e li ha spaventati brandendo un coltello da cucina. Silvia Carollo, 39 anni di Thiene, non ha perso tempo quando ha sentito qualcuno graffiare una finestra e dopo aver capito che si trattava di ladri che avevano preso di mira la sua casa, in viale Europa, ha afferrato un grosso coltello e ha atteso che entrassero. 

Quando se li è trovata davanti ha cominciato a urlare e ha mostrato l’arma affilata, spaventando i 2 ladri che se la sono data a gambe levate.

“Erano 2 ragazzi di colore molto giovani e un terzo era fuori che faceva il palo – ha spiegato Silvia Carollo – Erano circa le 12.30 di ieri e mentre ero a letto perché non stavo bene ho sentito rumori strani provenienti dal giardino. Mi sono alzata e ho visto da una finestra questi tre ragazzi di circa 17 anni. Siccome è l’età di mia figlia, subito ho pensato che fossero amici suoi, poi mi sono resa conto che stavano cercando un modo per entrare in casa e ho capito le cattive intenzioni”.

La donna ha immediatamente chiamato il padre, ma nel frattempo ha preso un coltello dalla cucina e si è nascosta, in un punto dove poteva vedere osservare l’esterno, in attesa di sviluppi. Quando i 2 ragazzi hanno aperto la finestra, lei si è fatta vedere con il coltello in mano e ha iniziato a urlare a squarciagola. I giovani se la sono data a gambe levate, e i vicini, usciti in strada richiamati dalle urla, li hanno visti scappare in bicicletta, ma ormai i tre erano già lontani.

“Non ho avuto paura al momento, forse per la giovane età dei ragazzi – ha commentato Silvia Carollo – più tardi però, quando ho realizzato quello che era successo, mi sono agitata. Ho chiamato i Carabinieri di Thiene, che sono arrivati immediatamente. Avevo preso il coltello con l’intento di spaventarli, non per usarlo contro di loro. Ora sono più tranquilla – ha concluso – purtroppo però mi rendo conto che i furti sono diventati un’abitudine e dobbiamo essere pronti a trovarci di fronte ai ladri in qualsiasi momento”.

A.B.

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