AltoVicentinOnline

Thiene. Ecco come e perchè hanno tentato di sequestrare il giovane Bassan

Nel mirino dei malviventi era finito il figlio tredicenne di una delle figlie della storica famiglia thienese Bassan, titolare di un’azienda di import export di bevande e catering specializzato in produzione e commercializzazione di birre.
L’intervento dei Ros è scattato questa mattina poco dopo le sette quando la signora Bassan e il figlio stavano per uscire in auto da casa per recarsi a scuola. I malviventi sono stati bloccati mentre attendevano le loro vittime in un parcheggio vicino. Per rapire il giovane vicentino avrebbero simulato una rapina. L’operazione degli investigatori era stata coordinata e avviata da settimane senza che la famiglia Bassan ne fosse al corrente ma creandole attorno un cordone di protezione.

All’origine dell’inchiesta il fermo di una rodigina, ora indagata, che avrebbe rifiutato proposte di affiliazione alla banda avanzate dagli organizzatori del rapimento.
Sarebbero stati dei gravi problemi finanziari dei tre arrestati all’origine del progetto di sequestro del giovane thienese. Il leader del gruppo criminale, secondo la Procura, è un imprenditore padovano dell’area estense che conosceva la famiglia thienese e che aveva un cumulo di debiti anche con questa. Gli altri due arrestati sono padre e figlio residenti a Occhiobello (Rovigo) e Ferrara: il terzetto, rimasto in silenzio dopo le manette, sarebbe stato intenzionato a chiedere un riscatto tra uno o due milioni e aveva organizzato il nascondiglio del rapito in un casolare abbandonato.Pensavano di essere su Scherzi a PartePochi per ora i commenti filtrati da casa Bassan. La signora si è detta incredula ed ha chiesto ai carabinieri se tutto fosse reale o non si trovasse davanti a una sorta di film o di ‘Scherzi a parte’. Il giovane non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime. (ansa)