2.500 per un’auto che non è mai stata consegnata e che forse nemmeno esisteva.

E’ la truffa capitata ad un imprenditore thienese di 52 anni che, per comperarsi una Fiat Dobò a 7 posti, è finito nel classico tranello delle truffe online.

Ci ha messo due giorni a capirlo, quando, dopo aver fatto il bonifico di una parte della vettura d’accordo con il proprietario, si è visto chiedere il saldo in anticipo pur avendolo concordato alla consegna.

L’acquisto, fatto per necessità e non per sfizio, doveva essere un ‘affare’. L’auto, proposta online a poco di 5mila euro si trovava in Inghilterra, acquistata da un inglese che, dopo aver venduto la cada-vacanze in Italia, nel suo paese non se ne faceva niente di una macchina con la guida all’italiana.

L’imprenditore thienese si era rivolto ad un noto sito di compravendita online di autovetture e ha effettuato il bonifico ad una importante banca inglese dopo essersi informato, secondo lui “a dovere” delle credenziali dell’agenzia che avrebbe fatto da intermediario.

Inutile dire che era tutto un ‘bluff’. L’agenzia ha chiesto la metà in anticipo e appena prima della consegna dell’auto, ha paventato un cambiamento di regole al porto di Dover spiegando che ail pagamento doveva essere fatto per intero altrimenti la vettura non si sarebbe potuta muovere dall’Inghilterra.

Dopo aver contattato il sedicente proprietario, il thienese ha cominciato ad avere dei dubbi, che si sono trasformati in certezza nel momento in cui l’inglese si è reso irreperibile.

L’imprenditore è quindi andato alla Polizia Postale dove ha sporto denuncia, ma gli agenti stessi gli hanno comunicato senza troppe incertezze di essere incappato in una vera e propria truffa.

“Mi rendo conto di essere caduto in un tranello – ha spiegato il thienese – ma ero convinto di avere a che fare con un sito online serio e affidabile e invece, nel momento in cui ho sporto reclamo, mi hanno detto che loro non danno garanzie né rimborsi”.

A.B.

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