Attimi di terrore in pieno centro a Thiene oggi pomeriggio. A causa di un corto circuito, ha preso fuoco una Ford parcheggiata in via TRieste, nei pressi di Villa Fabris, ed ha seminato il panico, avanzando come una torcia verso le vetrate dei negozi del centro. Circa 20 minuti di azione pura, da parte degli agenti della polizia locale che hanno fronteggiato la drammatica situazione, sotto gli occhi di numerosi passanti che hanno assistito alla scena attoniti. La vettura avanzava e solo la prontezza di riflessi del comandante in persona Giovanni Scarpellini ha scongiurato il peggio.
Sono stati posizionati dei birilli sotto le ruote della vettura in fiamme per arrestarne la corsa ed evitare che urtasse contro altri mezzi e procedesse ulteriormente. Poi, sono arrivati i vigili del fuoco a domare il resto dell’incendio, spento in buona parte con tutti gli estintori del consorzio di polizia locale Nord Est Vicentino.
Tutto è cominciato verso le 16, quando una pattuglia, capeggiata dall’ispettore Cristian Rocchi, si è fermata in via Trieste dove l’occhio attento di Rocchi ha notato quel fumo, quasi impercettibile alla vista, che fuoriusciva da una parte laterale del cofano. Subito è scattato l’allarme. Dei fatti è stato informato Scarpellini che si è precipitato sul posto mentre i vigili del fuoco dovevano arrivare dal distaccamento di Schio. Subito è stata chiusa al transito automobilistico e pedonale la via TRieste. Non c’era tempo da perdere e circa 5 dipendenti del consorzio si sono dati da fare per scongiurare il peggio mentre dai negozi usciva gente impaurita per quell’auto che prendeva fuoco.
Tutto è bene quel che finisce bene. I poliziotti hanno anche evitato che le due auto parcheggiate prima e dopo la Ford di Cosimo Palomba, 58 anni, che l’aveva lasciata lì dieci minuti prima, venissero toccate dal fuoco. ‘Si è trattato di un corto circuito – ha spiegato Scarpellini in serata – per fortuna, dopo i nostri tentativi di arrestarne la corsa verso il centro, è arrivato il proprietario che ci ha dato le chiavi con cui siamo riusciti a fermarla. Altrimenti non so davvero cosa sarebbe potuto accadere’.
Molto provato anche l’ispettore Rocchi, a cui si deve il merito di essersi accorto di quel fumo che fuoriusciva dalla vettura.
di redazione Thiene on line