Un incontro ufficiale molto toccante, pieno di valori, principi etici e dove ha tuonato una parola più forte delle altre. ‘Scusa’. Una parola semplice, ma pronunciata con una carica emotiva che ha riempito la sala Barbarigo del Municipio, dove stamani il sindaco di Thiene, Giovanni Casarotto e l’assessore allo Sport Giampi Michelusi hanno voluto stringere la mano ad Emmanuel Osei, il giocatore del Toniolo oggetto di pesanti insulti razzisti durante una partita giocata in casa ai primi di dicembre.
‘Emmanuel ti chiedo scusa a nome della città – ha detto Casarotto – davanti al presidente del Rino Toniolo Fabio Munaretto e a tutti gli altri referenti delle principali associazioni sportive come il Thiene, Rozzampia, San Sebastiano, Fulgor e Robur. Tutti insieme per esprimere al giocatore da parte del mondo sportivo la solidarietà del mondo calcistico, unito per proporre e testimoniare i valori di sana competizione, rispetto umano ed amicizia.
Un incontro fortemente voluto dall’amministrazione comunale per testimoniare la vicinanza al giovane calciatore, che con gli occhi lucidi dall’emozione ha ringraziato tutti per gli attestati di solidarietà ricevuti in questi giorni, da chiunque gli ha voluto far sentire la propria vicinanza. Osei, timido e umile come molti ragazzi come lui, che devono dimostrare qualcosa di più per via un un pregiudizio che ipocritamente ancora qualcuno nega, ha raccontato brevemente di quel terribile momento in cui si è sentito dire:’Sporco negro’. Un imbecille che gli ha rovinato la partita, che ha scaricato su di lui la rabbia perchè la sua squadra del cuore stava perdendo. Un insulto pesante che è passato inosservato e al quale nessuno ha reagito, ma che ha fatto piangere il 24enne del Toniolo, che ha chiesto la sostituzione. ‘Me la sono presa – ha spiegato stamattina – mi sono chiesto il perchè di tanta cattiveria, di tanto accanimento. Di quelle parole spietate proprio a me’.
‘Avevamo tenuto la cosa segreta – ha continuato il presidente del Rino Toniolo Fabio Munaretto – temevamo ripercussioni. Ma ho scritto all’allora presidente della Fgci, che però, ha ignorato la mia missiva. Dopo quello che è successo a Boateng, sebbene a Osei fosse accaduto diverse settimane prima, abbiamo deciso di portare alla luce la vicenda perchè fatti come questi non accadano più’.
“L’invito che abbiamo rivolto ad Emmanuel – ci tiene a precisare Giampi Michelusi, assessore allo Sport, che ha seguito con attenzione la vicenda – intende manifestargli la solidarietà dell’intera amministrazione comunale e, di conseguenza, di tutta la cittadinanza. Sono episodi sui quali vigileremo attentamente, confrontandoci eventualmente con la sezione arbitri, che dovrà garantire uno sforzo aggiuntivo al fine di evitare queste deplorevoli situazioni. Ad Osei consegnamo il gagliardetto della città, come segno di amicizia e solidarietà da parte della città. La nostra posizione è assolutamente salda nell’affermare che Thiene non è più disponibile ad accettare queste vergognose circostanze”.
Uno dei primi obiettivi dell’assessorato allo Sport è infatti la creazione di un codice etico per le associazioni che operano nel mondo sportivo thienese e sul quale Michelusi è al lavoro insieme alle numerose realtà interessate.
Da sottolineare, la presenza stamattina di Alberto Parisotto, presidente del Thiene, che ci teneva ad essere presente. ‘Avrebbe voluto esserci anche Lacina Nouhou, il calciatore del Thiene, che è rimasto colpito da quanto accaduto al collega del Toniolo e che mi ha chiesto di portare il suo saluto, soprattutto la sua solidarietà a Osei. Si trova in Costarica – ha detto Parisotto – episodi di questo genere non devono accadere e noi tutti dobbiamo scavalcare la concorrenza in nome dello sport dinanzi a fatti come questi, che vanno affrontati con compattezza e unione’.
N.B.