Tra le sue vittime, c’era persino un sacerdote thienese che si era fatto circuire da quel ‘signore’ dall’aria perbene che spacciandosi per un giudice, avrebbe truffato una ventina di persone. Chiesti ieri otto anni per Antonio Baù 67 anni, residente ad Asiago, ma domiciliato a Thiene, dove in molti conoscono colui che spacciandosi per un giudice, prometteva di ‘aggiustare’ cause in tribunale e mediare per accelerare i tempi burocratici, che grazie alla sua intercessione, potevano essere abbreviati notevolmente.
L’uomo è attualmente sotto processo per un illecito di oltre 200mila euro. Tutti soldi che avrebbe spillato a vittime, che sarebbero state adescate in tutto l’Alto Vicentino e non solo. Baù si trova alla sbarra per i reati di truffa, estorsione, millantato credito, falso, millantato credito e persino violenza privata.
La vicenda era esplosa nell’ottobre del 2009 al termine di una lunga indagine dei carabinieri di Thiene, che lo arrestarono. Dopo i provvedimento e la foto sul giornale, furono molte altre le vittime, che trovarono il coraggio di denunciare di essere finite nel mirino del finto magistrato di Bassano, che era arrivato a gettare sul lastrico intere famiglie. Molte vittime, confessarono a fatica di essere state truffate da Baù, tanta era la vergogna di essere state raggirate da quel presunto ciarlatano che si presentava al loro cospetto con una parlantina da uomo di legge e con un modo di fare da persona perbene.
di Redazione Thiene on line