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Schio. Tentò di uccidere e bruciare la moglie. Bengalese condannato

Voleva uccidere e dare fuoco alla moglie. Oggi il bengalese Asm Bipu, 39 anni, residente a Schio, arrestato lo scorso anno per tentato omicidio è stato condannato a cinque anni di reclusione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Ma non solo. L’immigrato dovrà anche pagare alla moglie una provvisionale di 20mila euro a titolo di risarcimento.


La vicenda è avvenuta a ottobre dello scorso anno. La moglie del bengalese era da poco arrivata a Schio insieme al figlioletto di soli otto anni. Era ospite a casa della sorella nel quartiere Santissima Trinità, visto che con il marito non andava più d’accordo, ma sperava che ricongiungendosi con lui in Italia avrebbe chiarito e il rapporto sarebbe tornato alla normalità. Ma le cose andarono in maniera diversa. La sera del 12 ottobre il bengalese si sarebbe presentato davanti alla porta dell’abitazione in cui era ospite la moglie, cercando di entrare in casa con la scusa di aver portato una pizza per il figlio.

Ma in mano insieme al cartone con la pizza avrebbe avuto anche un taglierino, un coltello e un flacone di alcol. Appena aperta la porta dell’abitazione, marito e moglie avrebbero iniziato a discutere. Dalle parole il bengalese sarebbe passato ai fatti colpendo con il taglierino la moglie alla mano e all’addome. Solo il tempestivo intervento del cognato evitò la tragedia. Il giovane immobilizzò il bengalese fino all’arrivo dei carabinieri che lo arrestarono per tentato omicidio. La moglie invece fu medicata in ospedale. Ai carabinieri racconto del rapporto difficile con il marito, definito come una padre padrone, delle angherie subite, della relazione che sperava di ricucire solo per dare una famiglia al figlio. Oggi per il bengalese, che aveva sempre sostenuto di non voler uccidere la moglie e di aver portato l’alcol solo per fare le pulizie, è arrivata la condanna a cinque anni. 

di Redazione Thiene On Line