Nomadi sì o nomadi no? Cambia l’amministrazione ma il problema degli accampamenti degli zingari a Schio sembra rimanere, perché se da un lato c’è chi festeggia per lo sgombero della carovana di sinti voluta dal nuovo Sindaco Valter Orsi, dall’altra c’è anche chi li difende a spada tratta e chiede uno spazio tutto per loro.
Non appena appresa la notizia della cacciata del gruppo sinti Csa Arcadia e Rifondazione Comunista di Vicenza hanno espresso la loro opinione con uno comunicato ciascuno.
‘Il clima che si respira a Schio da quando Valter Orsi si è insediato come nuovo Sindaco non fa presagire nulla di positivo per il futuro del governo della nostra città – scrive Csa Arcadia – Uno dei primi provvedimenti ha riguardato il delicato tema delle politiche di accoglienza verso chi si trova ad attraversare e vivere, per scelta o per necessità, il nostro territorio. Ci riferiamo all’episodio normalissimo del transito di una carovana di nomadi Sinti posizionatasi ai margini della città per riposare e riprendere il proprio percorso. Non hanno nemmeno avuto il tempo di scendere dalle roulottes che già il nuovo Sindaco aveva depositato un’ordinanza speciale per sgomberarli. E non contento di averli fatti momentaneamente trasferire in un altro piazzale la mattina successiva li faceva scacciare nuovamente’. Secondo Csa Arcadia con questo gesto Orsi e i suoi hanno dimostrato di non considerare cittadini i rom e di ergersi a ‘paladino della giustizia’ in una Schio che invece a loro dire ‘E’ ed è sempre stata aperta e tollerante verso tutti’.
Sulla stessa lunghezza d’onda è Rifondazione Comunista di Vicenza, la cui responsabile delle politiche etniche e migratorie Irene Rui che invita Orsi e i suoi a destinare un’area di sosta invece di emettere ordinanze di sgombero per quelli che lei definisce ‘turisti spagnoli e francesi’. Irene Rui ha detto: ‘Arriva l’estate e si intravede un movimento di turisti nomadi che attraversano la nostra provincia, o semplicemente di famiglie che non avendo un’area si trovano ad errare in giro per i nostri paesi. Che fanno le amministrazioni (Lonigo e Schio)? Invece di risolvere la questione destinando un’area di sosta provvisoria e stabile, emettono ordinanze di sgombero. Chiediamo a questi sindaci di stabilire la legalità e mettersi in regola con la normativa e di provvedere a breve termine a definire un’area sosta sia temporanea, sia stabile per queste famiglie siano esse sinti o rom. Cacciare le famiglie sinti o rom, non risolve la questione, bensì crea ulteriore disagio per gli altri residenti e sposta la questione altrove. Si chiede altresì di utilizzare l’area dei pubblici spettacoli anche per la sosta di passaggio dei turisti sinti o rom. Certamente Schio non ha dato una bella immagine cacciando questi turisti spagnoli e francesi, solo perché nomadi dalla loro città, per l’ennesima volta si è data un’immagine di un’Italia razzista e inospitale con questi stranieri. Sindaco Orsi – ha concluso Irene Rui – dimostri veramente di essere diverso dai suoi predecessori e destini delle aree per la sosta dei sinti e dei rom’.
Di tutt’altro avviso il gruppo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, il cui portavoce Alex Cioni ha dichiarato: ‘Se c’è la volontà politica si può fare molto per creare un argine a queste presenze. Avanti così, nel rispetto delle normative ma soprattutto dei cittadini scledensi esausti di dover sopportare quella disparità di trattamento che le precedenti amministrazioni di sinistra sostenevano senza vergogna. Tolleranza zero non è uno slogan – ha concluso – ma un dato di fatto’.
Anna Bianchini