Una banda di spacciatori in carcere, 200 grammi di cocaina, un etto di hashis, telefoni sotto sequestro e 2mila euro sotto chiave perchè ritenuti provento di spaccio.
Sono i numeri dell’operazione antidroga battezzata ‘Moody’s’, che è stata portata a termine dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Schio. In prigione si trovava già colui che è ritenuto il capo del gruppo criminale a cui potevano fare riferimento tossicodipendenti scledensi, che dopo l’accordo telefonico, andavano a prendere la roba richiesta a Campo Marzo a Vicenza. Si tratta di Daniel Oribhabor, 33 anni, nigeriano, residente nel capoluogo berico. Le porte del carcere si sono invece, spalancate ieri per Friday Idumwonyi, 30 anni, nigeriano soprannominato negli ambienti criminali come Moody, 50 anni, in italia senza fissa dimora. E ancora Omoerebbe Ojieabulu, 23 anni, nigeriana, soprannominata Cristina. Anche lei senza fissa dimora. Jesse Osam Vwonym, 35 anni nigeriano, detto Ivan, domiciliato a Vicenza. Infine: Ken Enogheghase, 25 anni, nigeriano, senza tetto, detto ‘Jessi’. Le ordinanze di custodia sono state emesse dal gip Stefano Furlani, su richiesta del pm Silvia Golin.
Da mesi, come spiegato stamani, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella caserma scledense di via Maraschin, gli uomini del luogotenente Mauro Giaretta, seguivano e intercettavano i sospettati. Difficile risalirealla loro identità, dato che la clientela utilizzava i soprannomi. In questi mesi, i carabinieri hanno interrogato molti assuntori, di età compresa tra i 23 ed i 30 anni. Sono stati loro a portare i militarisulle tracce dei trafficandi che vendevano 100 euro al grammo la cocaina, ma c’era possibilità di sconto perchè se il tossico di turno ne acquistava 5 grammi , il pacchetto veniva a costare 350 euro. Un trenta per cento di sconto che doveva invogliare gli assuntori a fare il pieno della cocaina, che veniva confezionata dagli stessi spacciatori con ovetti di plastica. Ne hanno sequestrati a migliaia nel corso delle perquisizioni a casa degli indagati, che facevano il lavoro dei pusher tutto il giorno, in giro per l’alto Vicentino
‘Si tratta di gente anche violenta – ha spiegato il Capitano Vincenzo Gardin, comandante della compagnia di Schio – una sera, ad alcuni nostri uomini stava per costare cara con Daniel Oribhabor che non esitò a scagliarsi contro i carabinieri che avevano fatto irruzione in casa sua. Solo dopo al termine di una colluttazione, venne bloccato e arrestato. Nella concitazione però, la sua compagna riuscì a svignarsela con un bel pò di cocaina. La donna è attivamente ricercata’.
di Redazione Thiene on line