Sono state ritrovate grazie alla potenza di Facebook le biciclette rubate a Silvana Valente, e Michele Valente, atleta paralimpica e pluricampionessa italiana, e a suo fratello. Un furto che aveva suscitato indignazione perché i due fratelli, entrambi ipovedenti, riponevano in quei ‘tandem’ la loro grande passione e una sorta idi ‘riscatto’ ad un deficit che la natura ha imposto loro.

Era stata proprio l’indignazione generale a far scattare la solidarietà che, attraverso il social network Facebook, a circa 12 ore dal furto ha reso ai legittimi proprietari a casa le biciclette, realizzate appositamente per i due giovani al costo di circa 8mila euro l’una.

Il furto era avvenuto nella serata di mercoledì scorso e subito l’appello per far scattare le ricerche era stato lanciato attraverso Facebook. Amici, parenti e conoscenti non hanno atteso l’intervento delle forze dell’ordine e si sono mossi anche in modo autonomo, fiduciosi che il ‘passaparola’ potesse aiutare i fratelli Valente a tornare in possesso delle loro biciclette.

Ieri sera all’improvviso, a casa del fratello di silvana Valente, è squillato il telefono. Ha risposto il nipote Michele, colui che per primo aveva lanciato l’allarme attraverso il sociale network. Dopo aver avuto indicazioni su dove il chiamante aveva visto le bici, il giovane ha percorso uno dei sentieri che da Santorso sale sul Monte Summano e lì, in uno spiazzo verde nascosti tra la vegetazione, sono state ritrovate le due preziose biciclette.

Subito è sembrato chiaro che i ladri avessero nascosto la refurtiva lì per poi trafugarla in un secondo momento e ora i Carabinieri del Comandante Vincenzo Garbin di Schio stanno indagando sulla faccenda.

Un rigraziamento è arrivato attraverso facebook da Michele Valente, nipote dell’atleta fiore all’occhiello di Schio, che ha condiviso il suo entusiasmo. “Io e Silvana Valente non sappiamo davvero come ringraziarvi – ha scritto il giovane – Siamo rimasti profondamente colpiti dalla viralità del post e da come ognuno di voi abbia fatto l’impossibile pur di ritrovare le bici di questi due atleti. E’ stata la dimostrazione che le mele marce esistono, certo, ma la gente per bene è 10, 100, 1000 volte di più. Quindi grazie di cuore a tutti. Da oggi i nostri atleti scledensi potranno tornare a sfrecciare sulle strade…ed è solo merito vostro!”

A.B.

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